Presentazione di ottimo livello del saggio di Roberto Bertoni e Vincenzo Vita sulla RAI e le sue prospettive. “L’occupazione. Dell’editto bulgaro a Renzi, da Draghi a TeleMeloni. Ecco chi è come ha ucciso il servizio pubblico” (Paper First editore) costituisce, infatti, un viaggio nell’ultimo mezzo secolo della RAI, con un’analisi ai limiti della spietatezza per quanto concerne il periodo che va dal tristemente celebre discorso di Berlusconi a Sofia ai giorni nostri. Dell’opera, insieme agli autori, ne hanno discusso Beppe Giulietti e l’ex direttrice del Manifesto Norma Rangeri, alla presenza di autorevolissime personalità del mondo della cultura e dell’informazione: Renato Parascandolo, Barbara Scaramucci, Elisa Marincola, Stefano Balassone, Giacomo Mazzone, Roberto Giannarelli, Michele Mezza, Giuseppe Vecchio e molte altre e altri ancora. Presenti, quasi al completo, anche l’AAMOD e associazioni della società civile come il Move On. Tra i temi trattati, oltre al futuro della RAI, il referendum costituzionale sulla giustiIa, la necessità di far rispettare la par condicio in vista di questo appuntamento, le prossime elezioni Politiche e non pochi riferimenti storici di grande spessore e rilevanza: dai fatti di Genova al già menzionato editto bulgaro, passando per censure, bavagli ed epurazioni d’ogni genere. Sullo sfondo, ma neanche troppo, la vicenda di Sigfrido Ranucci e la sua recente audizione in Commissione di Vigilanza, caratterizzata da un pericoloso salto di qualità che ha spostato il focus dall’attacco alla trasmissione Report a quello alla persona, a dimostrazione che la solidarietà della destra nei confronti del cobduffore altro non era che uno specchietto per le allodole. Ancora una volta, non rimarremo in silenzio. Anzi, rilanciamo la necessità di una mobilitazione unitaria e di una grande manifestazione nazionale in difesa della libertà d’espressione, sempre più messa in discussione, al pari dei diritti, delle libertà civili e dei principî sanciti dalla Costituzione.
