Giornalismo sotto attacco in Italia

Campanello di allarme per Trump

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“Altro che campanello, qui bisogna suonare le sirene di emergenza per Trump”. Il giudizio allarmato e’ di Steve Bannon l’ideologo del movimento MAGA(make america great again).
Lo stratega della destra americana vede nella vittoria di Mamdami a New York l’energia antiestablishment che ha rappresentato la chiave del successo di Trump.
La rabbia anti establishment  che e’ stato il carburante del movimento populista  trumpiano sembra travasata, almeno in parte, nel movimento popolare che ha portato alla vittoria il primo sindaco musulmano e socialista di una grande metropoli americana.
Trump ha vinto dando voce alla rabbia delle classi medie e popolari incarnando la loro rivincita contro le Elite globaliste democratiche giudicate responsabili dell’impoverimento dell’America profonda. Quella di Mamdami sembra una risposta politica simmetrica: costo della vita, caro affitti. Educazione ,cibo e salute. Le promesse sono mirabolanti: autobus e scuole gratis, affitti bloccati, negozi alimentari di prodotti sani a basso prezzo. Quasi un libro dei sogni in realtà’ molto difficile da realizzare. Ma promesse che valgono di piu’ dello slogan “make america great again”specie per una generazione , quella di Mamdami, troppo giovane per rimpiangere un’eta’ dell’oro che non ha mai conosciuto, e abbastanza adulta per preoccuparsi di un futuro economico incerto .
Ci sono analogie sorprendenti fra il populismo trumpiano e quello “mamdamiano”.
Il neo sindaco ,nel suo discorso inaugurale , si e’ dilungato sulle mani callose di chi fa lavori umili e merita di piu’.  Trump si era fatto immortalare fra minatori in tuta e casco esaltando la loro orgogliosa fatica. Fatica fisica che nessuno dei due politici ha in realta’ mai conosciuto: Trump e’ figlio di un imprenditore immobiliare miliardario , Mamdami di una regista di successo e di un professore della Columbia.  Ma questi sono i messaggi che sembrano funzionare nel mercato politico americano.  Ma se la vittoria di un sindaco molto spostato a sinistra non e’ una novita’ per la iperdemocratica New York( basi pensare a Bill De Blasio o,a David Dinkins iscritto come Mamdami ai socialisti democratici d’america) ben piu’ preoccupanti per il partito di Trump sono le sconfitta subito in Virginia e in New Jersey.
Due donne democratiche governatrici: Abigail Spamberger e Mickie Sherill  entrambe moderate (Spamberger addirittura ex agente della Cia).

Una vittoria insomma diciamo cosi’ “ a tre punte”  messaggi diversi per platee elettorali diverse ma unite dalla volonta’ comune di cambiare il corso della politica americana e contrastare la deriva plebiscitaria di Donald Trump.

Pubblicato su la gazzetta del sud.

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