“Alberto libero“. È lo slogan scandito sabato mattina, sul Ponte Votivo del Redentore, per chiedere la liberazione di Alberto Trentini, il cooperante del Lido di Venezia ingiustamente detenuto in Venezuela dal novembre 2024.
L’iniziativa, voluta dagli amici di Alberto dall’Associazione Articolo 21, vuole ancora una volta richiamare l’attenzione delle istituzioni italiane, dei media e dell’opinione pubblica su una vicenda che non può e non deve essere dimenticata.
In vista della Festa del Redentore gli organizzatori chiedono a tutti i veneziani di rivolgere un pensiero a lui, che da sempre amava vivere questo momento di festa, oggi costretto in una cella, lontano dalla sua città e dai suoi affetti. La mobilitazione non si fermerà finché Alberto non sarà finalmente libero.
“Ancora una volta siamo in piazza per chiedere la liberazione di Alberto Trentini, sino alla fine di questa assurda storia, siamo qui insieme alla sua mamma Armanda, con Articolo 21, Emergency, con gli amici di Alberto perché siamo ossessionati dalla sua liberazione e saremo ossessionanti verso chi ancora scegli il silenzio”, ha detto il coordinatore di Articolo 21, Giuseppe Giulietti.

