“Giulio siamo noi. Verità e giustizia per Giulio Regeni e per tutti i Giulio e le Giulia del mondo”. Questi i messaggi degli striscioni affissi a Gradisca d’Isonzo, nell’ambito del Festival Onde Mediterranee, dove oltre 300 persone hanno partecipato all’evento “Facciamo cose per Giulio… E facciamo il punto sul processo” dedicato al ricercatore di Fiumicello scomparso a febbraio del 2016 e al quale erano presenti i genitori Paola Deffendi e Claudio Regeni.
Con loro l’avvocata Alessandra Ballerini, che rappresenta la famiglia. “All’inizio tutti ci dicevano ‘Pensate ad altro’, come se fosse possibile distogliere l’attenzione da un fatto del genere – ha detto –. Ci sono stati momenti in cui abbiamo pensato di dover abbandonare, soprattutto per la mancata collaborazione del Governo egiziano. Gli ostacoli sono stati continui, a partire dalla notifica della convocazione ai quattro imputati: pur avendo i loro numeri di telefono, formalmente non è mai stato possibile notificare l’atto. L’Egitto non ha mai collaborato con l’Italia. Il procuratore capo, che è un generale, ha sempre ritenuto che quei quattro non fossero coinvolti e non ha mai aiutato a notificare nulla. Questo processo sta scrivendo una pagina importante della storia del diritto. Ora speriamo di essere all’ultimo miglio: dopo l’ascolto dei testimoni, ci avvieremo verso la conclusione. Era impensabile arrivare fin qui, ma era doveroso. La verità è l’unico modo per arrivare alla giustizia”.
“Abbiamo vissuto momenti durissimi, e quando ci siamo resi conto di ciò che gli era stato fatto, lo abbiamo sentito come un oltraggio profondo, non solo alla nostra famiglia, ma alla dignità umana. Non abbiamo mai pensato di arrenderci. La determinazione non è mai venuta meno, anche se oggi, paradossalmente, abbiamo più paura di prima. Temiamo eventuali colpi di coda, ripercussioni, ostacoli dell’ultimo momento”, hanno detto i genitori di Giulio.
“Troppi comportamenti assurdi, troppi tentativi di ‘evitare’ questo processo e la verità, la giustizia su Giulio. Noi siamo e saremo sempre accanto alla famiglia in questa battaglia”, ha detto il coordinatore di Articolo 21, Giuseppe Giulietti, presente all’incontro. Articolo 21 continuerà a partecipare ai presidi che si tengono davanti al Tribunale di Roma in concomitanza con le singole udienze, come dal primo giorno.



