Ci sono le persone che danno speranza. Goffredo Fofi era una di queste, perché con le sue prese di posizione faceva capire che non è obbligatorio adeguarsi, né realistico arrendersi. L’intellettuale, come lui era, è chi avverte la responsabilità politica del proprio sapere e sente l’obbligo di spendersi in pubblico per migliorare le cose. Chi non si espone può essere colto, ma non un intellettuale. Fofì invece aveva il coraggio e lo spessore per correre il rischio del commento eretico, la denuncia controcorrente, l’incoraggiamento imprudente, la solidarietà laica con gli emarginati non per omaggiare in dio, ma per la dignità di un io.
Non è vero che persone libere e intelligenti come Fofi siano poche. Ne conosco molte e operano ogni giorno per migliorare il mondo, condividendo quello che capiscono. Ciao Goffredo: non ci siamo mai incontrati di persona, ma nei pensieri che hai lanciato. Stelle cadenti luminose, che mi hanno fatto esprimere il desiderio di fare di più.
