Sedici anni ed una sentenza che non ridarà la serenità né a Roberto Saviano né a Rosaria Capacchione, ma che chiude un cerchio di assoluta verità, quello si. Neanche i più menzogneri, da oggi, potranno dire nulla sulle gravi minacce camorriste che Roberto e Rosaria hanno subito, se non fare professione di perdono. Chi li ha derisi, delegittimati, oggi ha – qualora ci fosse stata la necessità di una definitiva risposta – una sentenza confermata in Appello che dovrebbe consigliare parole chiare di scuse. Purtroppo temo che quelle non arriveranno mai, ma la giustizia e la verità sono chiare a tutti. Ancora una volta, come Articolo21, siamo stati accanto a loro con la stima, l’affetto ed il ringraziamento di un’intera comunità.
