Giornalismo sotto attacco in Italia

L’oscuramento dei media italiani su Pedro Sanchez

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Quando serve è utile criticare anche la nostra categoria, è una di quelle cose che Articolo 21 si può permettere e tanti altri no.

Da giorni, e ancora di più sui giornali di oggi, stupisce che uno spazio residuo venga dedicato alla posizione della Spagna, l’unico paese della Nato che ha resistito al ricatto di Trump e all’inginocchiamento del terribile duo Rutte-Von Der Layern, oltre che a quello di tutti gli altri capi di stato di quello che fu l’Occidente.

L’unica che come sempre interpreta la realta’ e’ ElleKappa:si vis pacem paga il bullo!

Sembra che una sorta di tacito ordine di oscuramento della portata della posizione spagnola sia passato sopra tutti i media italiani, uno sorta di imbarazzo che interseca gli schieramenti di maggioranza e opposizione. Sappiamo che a sinistra c’è chi ha problemi a dire chiaramente che queste spese militari al 5% sono sbagliate, inutili e profondamente dannose per i cittadini dal momento che è stato ormai ammesso anche dai ministri del governo Meloni che questi soldi vanno ricavati da altri tagli che investiranno ancora un a volta sanità, scuola e servizi (11 miliardi all’anno in più di spese).A destra lo scontro c’è ma viene coperto dalla presidente del consiglio i cui alleati fingono di credere che avranno grandi compensazion i da Donald Trump in  termini di dazi ed altro.

Ma questa faccenda del riarmo dei singoli paesi, e non di riarmo europeo, non è materia per giochetti di bottega da nessuna parte.

Per questo la postura da statista vero l’ha dimostrata soltanto Pedro Sanchez che ha reclamato un esercito comune europeo – e quello servirebbe davvero- e la non assunzione di un peso non sostenibile per i cittadini spagnoli che reclamano azioni pace e non di guerra.

E in Spagna il quotidiano El Pais plaude in un editoriale all’accordo ottenuto da Sanchez e sottolinea che la cifra “che Trump esige dai suoi alleati, ma non da se stesso” sarebbe insostenibile e sproporzionata: la Spagna “farà già un enorme sforzo” per passare in soli due anni dall’1,4 al 2,1%.

Direi che bisognerebbe fare così, senza inchini, senza candelabri, senza luci basse ma alla luce del sole.


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