Alcuni attivisti della Cgil che stavano promuovendo la campagna referendaria per il “Sì” davanti ad un centro commerciale di Roma sono stati identificati dalle forze di polizia. Per il sindacato si tratta di un’azione grave perché limita la libertà di espressione e afferisce la promozione di un appuntamento democratico qual è il voto referendario.
“L’identificazione di alcuni attivisti della Cgil da parte delle forze dell’ordine, mentre svolgevano attività di volantinaggio in favore dei cinque Sì ai referendum dell’8 e 9 giugno, come denunciato dal segretario regionale Natale Di Cola, rappresenta un episodio grave.Alcuni rappresentanti del governo continuano a invitare all’astensione. Chiediamo invece la massima attenzione da parte di tutte le istituzioni, locali e nazionali, affinché l’appuntamento referendario venga vissuto come un esercizio di democrazia attiva. Una grande partecipazione di elettrici ed elettori è fondamentale non solo per la validità del voto, ma anche per riaffermare un diritto conquistato con fatica e per contribuire collettivamente alle scelte che riguardano il futuro del nostro Paese”, dichiara in una nota il consigliere regionale di Sinistra Civica Ecologista e presidente della Commissione Vigilanza sul Pluralismo dell’Informazione, Claudio Marotta.
