E’ stata fissata la data di “Save Gaza fermate il Governo d’Israele”.
Il 15 giugno si terrà la marcia nazionale a sostegno del popolo Palestinese che partirà alle ore 11 dal Parco Peppino Impastato di Marzabotto e dopo circa tre ore arriverà a Monte Sole nei luoghi dell’eccidio nazifascista del 1944.
“Migliaia contro il genocidio di Gaza, per salvare il popolo Palestinese”.
La Scuola di Pace di Monte Sole, i Comuni di Marzabotto e Bologna, l’ANPI, la CGIL, la Regione Emilia-Romagna, Rete per la Pace e il Disarmo, Pax Christi Italia, Cucine Popolari, Europa for Peace, Fondazione Perugia-Assisi, Coordinamento Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani e altre duecento associazioni tra queste anche la nostra, Articolo 21, hanno risposto presente all’appello lanciato dalla sindaca Valentina Cuppi e dal Comitato Regionale per le Onoranze ai caduti di Marzabotto presieduto da Valter Cardi.
Le migliaia di cittadini che parteciperanno alla manifestazione chiederanno al Governo italiano e alla comunità internazionale di agire con tutti gli strumenti politici, diplomatici ed economici di porre fine alla violenza, di far tacere le armi e di fermare la deportazione, liberare gli ostaggi e i prigionieri e riconoscere lo Stato di Palestina. Di fronte a oltre cinquantamila civili innocenti uccisi di cui quindicimila bambini, che hanno pagando con la vita il fatto di essere palestinesi, non si può più tacere. Quello che sta accadendo nella Striscia di Gaza è un crimine contro l’umanità, contro di esso bisogna schierarsi, scegliere da che parte stare per la civiltà e contro un atto barbarico, non si può più restare indifferenti qui è in gioco la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Bisogna convincere il Governo di Giorgia Meloni di non rinnovare sospendendo le intese con Israele dell’accordo militare per gli armamenti che si rinnoverà automaticamente per altri cinque anni se uno dei due Stati non lo bloccherà.
Alla marcia non parteciperà la Comunità ebraica che non è d’accordo sul luogo della manifestazione, quello dell’eccidio del 1944, perché darebbe adito ad un parallelismo della parola genocidio. Parteciperà invece l’UCOII (Unione delle comunità islamiche italiane). Per la Comunità ebraica un’occasione persa per fare testimonianza civile e non politica, nel mondo sono già milioni gli ebrei che si stanno unendo per contestare Netanyahu e il suo governo. Moni Ovadia ha già annunciato che anche in Italia sta nascendo una associazione di ebrei che si unirà a quella internazionale.
Appuntamento il 15 giugno a Marzabotto per “Save Gaza”.
