Il Consiglio d’Europa solleva dubbi su un’ipotesi di razzismo nell’operato delle forze dell’ordine italiane. E’ quanto si legge nell’ ultimo rapporto annuale della sua Commissione contro Intolleranza e Razzismo presentato oggi a Bruxelles e con cui si raccomanda all’Italia uno studio sulla profilazione razziale da parte delle forze dell’ordine. Il rapporto rileva la presenza del fenomeno della profilazione razziale da parte delle forze dell’ordine in diversi paesi europei. Come ha riferito il presidente della Commissione del Consiglio d’Europa Bertil Cottier, la raccomandazione indirizzata all’Italia e al governo italiano è stata quella di condurre uno studio indipendente sulla profilazione razziale per valutare la situazione reale. Il fenomeno sarebbe in aumento in molti Paesi europei, si legge nel rapporto, in particolare in Francia e in Italia. “Agenti di polizia fermano le persone basandosi sul colore della loro pelle, o sulla loro presunta identità o religione violando così i valori europei”, ha aggiunto Tena Simonovic Einwalter, vicepresidente dell’ECRI. Sempre secondo Einwalter si sarebbero osservati miglioramenti ad esempio nelle forze di polizia britanniche grazie all’adozione di misure come una più accurata raccolta dati e l’utilizzo di bodycam da parte degli agenti di polizia.
