Non sono bastate tre ore di diretta per vedere una donna seduta su una delle otto poltroncine bianche di Porta a Porta.
Neanche si trattasse di un conclave, lo Speciale dedicato alla morte di Papa Francesco ha messo a confronto – come già altre volte è capitato a Bruno Vespa – solo e soltanto competenze maschili. Tranne un breve collegamento con Monica Maggioni e l’intervento di una suora, in rappresentanza delle religiose che in studio erano presenti nel ruolo secondario di pubblico, esclusivamente gli uomini hanno potuto dire la loro su un pontificato che, invece, molto ha valorizzato il ruolo delle donne nella Chiesa”. A sottolinearlo, in una nota, è il consigliere di amministrazione Rai Roberto Natale.
“La Rai è impegnata da tempo – fa notare Natale – a diffondere nel Paese la campagna europea No Women No Panel, proprio per contrastare l’esclusione delle donne dai dibattiti pubblici; e con il progetto 50/50, al quale hanno aderito già decine di trasmissioni del servizio pubblico, sollecita una sempre maggiore attenzione alla parità di genere nella scelta degli esperti da chiamare nei programmi. Ma la foto tutta al maschile dello studio di Vespa, che da ieri sera gira sui social, manda un segnale totalmente opposto e rischia di offuscare anni di lavoro.
La Rai non può permetterlo: l’impegno ad un’equa rappresentanza dei generi deve valere per tutti.
