Crimini inconfessabili. Il nuovo libro di Giuliano Turone (che sarà presentato oggi pomeriggio a Torino al Circolo dei Lettori) ripercorrere un ventennio di storia d’Italia segnata da stragi, delitti politici, depistaggi in un’Italia a «sovranità limitata»
“Ripercorrere la storia d’Italia del secondo Novecento vuol dire attraversare anche una lunga scia di sangue, di stragi e di delitti politici eccellenti, e ancora di tentati omicidi, di depistaggi, di processi farsa, con infiltrazioni criminali che hanno coinvolto anche i vertici dello Stato”.
La competente guida e l’autorevolezza di Giuliano Turone (magistrato noto per aver istruito il primo processo sulle attività criminali di Cosa Nostra in Lombardia con l’arresto del capomafia Liggio e l’inchiesta con Gherardo Colombo sulle vicende di Sindona e sull’omicidio di Giorgio Ambrosoli, nella quale vennero scoperti gli elenchi della Loggia massonica P2 e oggi docente di tecniche dell’investigazione all’Università Cattolica di Milano), ci accompagnano in un percorso irto e sconvolgente, quello di tanti «Crimini inconfessabili – Il ventennio dell’anti Stato che ha voluto e coperto le stragi (1973-1993)», grazie alla sua ricostruzione profonda e completa dei fatti accertati sino ad oggi.
Incrociando fonti primarie e atti giudiziari, testimonianze e documenti, la ricerca di Turone ci consegna dunque un nuovo importante documento editoriale, dopo l’uscita di «Italia occulta» nel 2019.
“Crimini inconfessabili”, (Fuoriscena, 2024), narra la lunga sequela di fatti efferati che hanno caratterizzato il ventennio che va dal 1973 al 1993 e propone una cornice inquietante: quella secondo cui, il nostro sia stato un «Paese a sovranità ostinatamente limitata» perché attraversato una strategia della tensione di matrice atlantica che ha operato con il sistema di potere occulto della P2 e anche con la complicità delle mafie e dell’estremismo di destra.
Ma il racconto parte da un episodio preciso, ossia, il mancato «omicidio» di Enrico Berlinguer a Sofia nel 1973, per ripercorrere poi la vicenda del sequestro e dell’uccisione di Aldo Moro e i delitti Piersanti Mattarella ed Emanuele Basile, fino alla «svolta criminale autarchica» che si afferma con potenza dopo la caduta del Muro di Berlino ma che affila le armi nel tragico attentato al Rapido 904, il treno di Natale, il 23 dicembre 1984.
Il libro di Turone – che ha la giusta ambizione di arrivare a chi quegli anni non li ha vissuti direttamente ma ne vive oggi conseguenze e strascichi – sarà presentato oggi (7 marzo) alle 18 al Circolo dei lettori di Torino. Insieme all’autore interverrà Giancarlo Caselli (già magistrato e saggista italiano), l’incontro sarà moderato da Gian Mario Gillio giornalista di Riforma – Eco delle valli valdesi e portavoce del Circolo Articolo 21 Piemonte.