#RoFF19: un’opera delicata e potente sull’incomunicabilità del dolore. Storia di una notte

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Presentato nella sezione Grand Public della 19^ Festa del Cinema di Roma, l’adattamento cinematografico del romanzo “Nelle migliori famiglie” di Angelo Mellone, è il racconto – privo di sbavature – di un delicato intreccio di emozioni, del dolore incolmabile di una perdita e della necessità di rialzarsi.

Piero ed Elisabetta (Giuseppe Battiston e Anna Foglietta) si sono conosciuti e amati molto presto e negli anni hanno costruito una famiglia felice. 3 figli e ancora il desiderio dei 20 anni, fisico ed emotivo: gli sguardi complici, le carezze prima di dormire…

E poi una notte, la felicità della famiglia viene interrotta così, senza alcun preavviso, quando il primogenito Flavio (Massimiliano Caiazzo) muore in un incidente. Ed è lì che il dolore li avvolge, travolgendoli, emarginandoli, risucchiandoli e rendendoli incapaci di comunicare. Ed è così che anche la loro unione, tanto inossidabile, cederà sotto quell’enorme fardello.

Due anni dopo quella tragedia che ha cambiato tanto radicalmente le loro vite, Piero ed Elisabetta si ritrovano a Cortina, convinti dagli altri due figli, Denis e Sara, a trascorrere le festività natalizie insieme. Quell’area rarefatta tra i due viene meno solo quando un incidente in montagna li fa rimpiombare nel baratro a causa dell’intervento cui viene sottoposto d’urgenza Denis per scongiurare la paralisi a seguito di una caduta sugli sci.

In una notte speciale, quella di Natale, in un nuovo dolore, tra i fantasmi che riemergono prepotentemente dal passato e le sollecitazioni di Sara, Piero e Elisabetta saranno chiamati a fare i conti con loro stessi. Una partita difficile in una notte ancor più difficile da affrontare, che consentirà però loro anche di ritrovarsi.

L’opera di Paolo Costella è un film capace di raccontare il dramma più devastante per un genitore, la perdita di un figlio, senza sbavature, in modo asciutto, potente, delicato. ‘Storia di una notte’ è in realtà il racconto di due notti: quella di una tragica perdita e quella di un’inattesa rinascita.

Animato dall’ottima interpretazione di Anna Foglietta e sostenuto da un Giuseppe Battiston davvero formidabile, ‘Storia di una notte’ gode anche di due attori giovani ma già molto bravi – Biagio Venditti e Giulietta Rebeggiani, rispettivamente nei ruoli dei figli Denis e Sara. Impattanti le musiche originali firmate da Mauro Ermanno Giovanardi, Marco Carusino e Niccolò Bodini.

La lettura di “Nelle migliori famiglie” mi ha subito fatto venire alla mente un altro libro che pure ho molto amato: “L’anno del pensiero magico” di Joan Didion – ha raccontato il regista in una nota – In entrambi si racconta un doppio dolore e se ne ricava la medesima sensazione, quella di identificarsi con chi ha vissuto una perdita insostenibile e si vede costretto a confrontarsi con un nuovo dramma che lo porta a intraprendere un difficile ma obbligato percorso di elaborazione del lutto. Un percorso, va da sé, che tocca temi profondi e smuove corde delicate in ognuno di noi e che quindi mi ha fatto sentire investito di una grande responsabilità, ma al tempo stesso mi ha fatto intravvedere un’occasione preziosa: affrontare un tema, quello del dolore, che la nostra società sembra sempre di più colpevolmente nascondere”.

La pellicola, una produzione Trump Limited e Rai Cinema, sarà prossimamente in sala con Piper film.


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