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All’indomani dell’intervista rilasciata dal Ministro Sangiuliano al TG1, l’On. Angelo Bonelli (Alleanza Verdi Sinistra) ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma affinché venga valutata l’ipotesi di peculato per distrazione e rivelazione di segreti d’ufficio.
Il ministro ripete che ha sempre pagato di tasca sua per la Dott.ssa Boccia o le società organizzatrici degli eventi (a che titolo?) ma troppe sono le contraddizioni e i lati oscuri della vicenda.
Nell’esposto il deputato ricostruisce cronologicamente le occasioni – svelate dalla stampa e da Maria Rosaria Boccia sul suo profilo Instagram – durante le quali la stessa Boccia avrebbe accompagnato il ministro Sangiuliano.
L’esposto è corredato da screenshot di email, carte d’imbarco (inviata dalla mail istituzionale della responsabile della segreteria del Ministero alla Boccia), articoli di stampa, il tutto volto a sostenere le istanze dell’On.Bonelli: “A quale titolo la Dottoressa Boccia ha usufruito di servizi e mezzi dello Stato non avendo alcun ruolo negli organici dello Stato e tantomeno del Ministero della Cultura?
Chi si è reso responsabile nel Ministero della Cultura dell’accreditamento della Dottoressa Boccia presso uffici e articolazioni dello Stato e nelle organizzazioni di eventi letterari finanziati con soldi pubblici?
Come è stato possibile che la Dottoressa Boccia sia venuta a conoscenza di informazioni e documenti riservati e comunque coperti dal segreto d’ufficio come le mappe per la visita dei ministri della Cultura del G7 a Pompei, ponendo un problema serio di sicurezza.”
A queste domande dovrà dare una risposta la Procura di Roma auspicando che nel frattempo il Parlamento venga ritenuto degno di risposte da parte del ministro Sangiuliano e della Presidente del Consiglio.
