Ilaria Alpi. Tre giorni di iniziative per il 30° anniversario dall’uccisione

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Martedi’ 19 marzo, alle ore 11.30 presso la sala stampa della Camera, si svolgera’ la conferenza stampa di presentazione delle iniziative per il trentesimo anniversario dell’assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, uccisi a Mogadiscio, in Somalia, il 20 marzo del 1994. Partecipano Mariangela Graimer, portavoce del cartello Noi non archiviamo; Vittorio Di Trapani, presidente Fnsi; Daniele Macheda, segretario Usigrai; Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine dei giornalisti; Beppe Giulietti e Giulio Vasaturo, rispettivamente presidente e avvocato di Articolo 21; Walter Verini, capogruppo del Partito Democratico in commissione Antimafia. L’iniziativa si pone l’obiettivo di rilanciare l’impegno a non archiviare la vicenda, di rinnovare la battaglia per la verità e la giustizia, di dare finalmente nuovo impulso alle indagini della Procura di Roma (anche in presenza di fatti ed elementi di cui tenere conto) e di tutelare il giornalismo d’inchiesta.

Mercoledì 20 marzo, alle ore 10 , presso liceo Tito Lucrezio Caro, frequentato da Ilaria, ci sarà l’inaugurazione del murale realizzato dall’artista Alessandra Chicarella, saranno presenti giornalisti e rappresentanti delle associazioni di categoria dei giornalisti. Verranno esposti alcuni pannelli della mostra “Mi richiama talvolta la tua voce” di Paola Gennari Santori dedicata al mondo di Ilaria Alpi; gli studenti del liceo leggeranno passi tratti dal libro “L’esecuzione. Inchiesta sull’uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin”; l’evento si chiuderà con i saluti finali di don Luigi Ciotti.

Giovedì 21 marzo (dalle 14.30 alle 17) Articolo 21 e Libera, nell’ambito delle iniziative della Giornata della memoria e dell’impegno per le vittime innocenti della mafia, hanno organizzato due corsi di formazione per giornalisti sulle orme del lavoro di Ilaria Alpi e nel ricordo di Roberto Morrione e Santo Della Volpe che non hanno mai rinunciato a reclamare verità e giustizia. Previste testimonianze delle famiglie Paciolla, Toni e Rocchelli. (Iscrizioni sulla piattaforma del Cnog)


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