Due giornalisti di Fanpage nel “mirino” dei Carc di Napoli

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Articolo 21 esprime solidarietà nei confronti dei giornalisti di Fanpage.it, Antonio Musella e Saverio Tommasi, che a seguito dei recenti articoli sui rapporti tra lo street artist e Jorit e Vladimir Putin ( qui l’ultimo https://www.fanpage.it/esteri/jorit-dice-che-vuole-la-pace-ma-in-russia-celebra-i-militari-e-costruisce-reti-mimetiche-per-lesercito/? ) sono stati oggetto di una campagna di odio e incitamento all’aggressione da parte dei Carc. In particolare modo sui social, con un post di uno dei dirigenti n cui oltre ad offese ed epiteti nei confronti dei due giornalisti, si fa un  gravissimo invito esplicito a dargli la caccia e “ripulire le strade”.  Sempre in un comunicato pubblicato sul loro sito ( qui https://www.carc.it/2024/03/10/napoli-jorit-la-foto-con-putin-e-la-potenza-di-un-gesto-nota-del-sf-campania-igor-papaleo/) si fa riferimento ai due cronisti di Fanpage, con insulti continui ed offese. L’invito pubblico a “vigiliate nelle strade” contro i due cronisti è un chiaro invito all’aggressione. Inoltre in questo fiume di minacce e di insulti, si strumentalizza l’esposizione di una foto di Jorit e Putin avvenuta a Piazza Dante a Napoli, avvenuta in un’iniziativa pubblica da parte della comunità Ucraina. “Personalmente – racconta Antonio Musella –  ho seguito la guerra in Ucraina dall’inizio dell’invasione, sono stato diverse volte nel Paese in guerra realizzando articoli e videoreportage in cui mi sono sempre occupato di chi sulla propria pelle vive il dramma e la disumanizzazione che porta il conflitto: i profughi di guerra, i civili, le minoranze”.
Sulla vicenda arriva anche la solidarietà di Sandro Ruotolo.  “Esprimo la mia solidarietà – ha scritto il giornalista sotto scorta –  ai due giornalisti di FanPage minacciati dalle Carc di Napoli per aver scritto sulla foto che ritirare lo street artist Jorit con Putin. Noi difendiamo sempre l’articolo 21 della nostra Costituzione  e certamente vedere Jorit in foto con il presidente Putin contrasta con la libertà di pensiero. Quello russo è un regime dove vengono arrestati o uccisi gli oppositori, i giornalisti e gli intellettuali”.
(Nella foto la home del sito con l’articolo di approfondimento)

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