Un sabato di passione politica e civile

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Abbiamo scelto di esserci. Al nono Memorial Cucchi, come alla manifestazione indetta dal Partito Democratico. Siamo andati a sostenere Ilaria perché crediamo, ora più che mai, nel valore della scorta mediatica, nell’importanza della staffetta dei dirtti umani e nel sostegno attivo a chiunque abbia subito un’ingiustizia. Senza contare che, quando si è trattato delle nostre iniziative, lei è sempre stata al nostro fianco, pertanto glielo dovevamo. Ci siamo stati fin dal primo giorno e lo rivendichiamo. Accanto a una donna che si è battuta in nome non solo di suo fratello, assassinato mentre era nelle mani dello Stato, quanto, più che mai, al fianco di chiunque abbia subito torti analoghi. Ilaria, insieme all’avvocato Fabio Anselmo, oggi suo compagno di vita, è stata a Genova in occasione del ventennale dei fatti del G8, ha sostenuto senza remore la sorella di Youssef El Boussettaoui, ucciso dall’assessore leghista alla Sicurezza di Voghera, Massimo Adriatici, il quale gli ha sparato proprio il 20 luglio 2021, a venti anni esatti dalla tragedia di Carlo Giuliani in piazza Alimonda, si è battuta per le pene alternative al carcere e si sta impegnando in questi giorni affinché non passino in secondo piano orrori come quelli cui abbiamo assistito, ad esempio, nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Insomma, quando si è trattato di dare il suo contributo per rendere questo Paese più giusto e meno complice dell’abisso, Ilaria l’abbiamo sempre trovata. Era, dunque, doveroso che lei trovasse noi nel momento in cui ha organizzato un evento che ogni anno, come detto, non vuole rendere omaggio unicamente a Stefano ma, più che mai, alla comunità che ha sostenuto le ragioni dell’umanità e della dignità della persona, sfidando apertamente determinati poteri, determinate coperture e le dichiarazioni aberranti di alcuni esponenti politici che non hanno mai perso occasione per gettare veleno su di lei e sulla sua famiglia.
Poi siamo andati a vedere cosa dicesse il PD. Una piazza civile e serena che ci ha rincuorato.
È stato, insomma, un sabato dalla parte della Costituzione e della pace, dei diritti e dell’unità: un principio troppe volte accantonato e irriso ma, invece, indispensabile se davvero si vuole ricostruire qualcosa.
Dalla periferia della Capitale, dove ha avuto luogo il Memorial Cucchi, a piazza del Popolo, dove si è radunato il PD, abbiamo respirato, quindi, una bella aria di democrazia. Ci auguriamo che duri, si rafforzi e produca risultati in Parlamento e nel Paese, ma intanto era giusto esserci. Di sconfitte, anche dolorose, ne abbiamo subite parecchie. La resa la nostra gente non ce la perdonerebbe.

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