Finanza c/o popoli. La lezione di Brecht

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Quasi un secolo fa Mussolini volle difendere l’immagine del fascismo inventandosi il rapporto tra Lira e Sterlina con la definizione di “Quota novanta”. Nel senso che si decise, per legge, che per comprare una Sterlina bastavano 90 lire, anziché le quasi 150 del mercato del tempo. Un armatore catanese sfruttò le sue conoscenze a Malta e si attrezzò con un florido commercio di valuta, comprava in Italia le Sterline a 90 che vendeva a Malta per un equivalente di molto più di 100. Analogamente gli operatori economici di Milano percorrevano la Milano-Chiasso portando all’estero valute e rientrando con le lire. I risultati furono aberranti al punto che il Corriere della Sera, in piena dittatura, scriveva: “Stipendi ribassati del 10%, prezzi aumentati del 5%, a chi va questo 15%?” Oggi, con le guerre, le banche guadagnano anche in Borsa (oggi francese) e drenano risorse. Il Corriere, contro le banche, non ha lo stesso coraggio che aveva 100 anni fa.

“Che dolore alzare i tassi” pare che con questa infelice dichiarazione Mario Azeglio Ciampi scatenò la speculazione sulla lira nel 1992. Dopo una strenua difesa della quotazione della moneta italiana, ottenuta vendendo valuta pregiata (a chi?), Ciampi fu “costretto” alla svalutazione. Certamente qualcuno, come nel fascismo, ne ebbe grandi benefici. Stranamente l’Italia dimenticò l’errore, Ciampi divenne nell’ordine: Ministro del Tesoro, Presidente del Consiglio e Presidente della Repubblica. Forse fu premiato per aver organizzato l’ultima svalutazione della Lira.

Oggi che comanda la BCE si alzano i tassi, determinando un aumento dei costi e inflazione, facendo finta di volerla abbassare. Le banche non danno un centesimo a chi lascia i denari nelle loro casse e rincarano tutti i loro margini, anche sui mutui. Il prolungarsi della guerra in Ucraina e la nuova guerra in Medio Oriente creeranno altra inflazione, per cui cresceranno ancora i tassi e gli utili delle banche. Come diceva Bertolt Brecht 100 anni fa: “Rapinare una banca è un atto meno criminale di… fondare una banca!”


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