Lo squadrismo mediatico della maggioranza contro l’Usigrai

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“Surreale la richiesta di ‘smettere di fare politica’ che arriva dalla componente sindacale ‘Pluralismo e libertà’ proprio nella nota in cui la stessa prende posizione accanto ad ‘alcuni deputati della commissione di Vigilanza Rai’ in un vero e proprio gioco di sponda contro il sindacato dei giornalisti Rai”. Così UsigraInsieme in una nota. “Proprio nelle ore in cui da più parti arrivano attacchi sguaiati e scomposti all’Usigrai, Pluralismo e libertà non si schiera a difesa del sindacato ma accanto a quella parte della politica che lo attacca”, si legge nella nota. “Non solo. L’accusa di ricorrere ‘alla bandiera dell’antifascismo’ svela ciò che Pluralismo e libertà ritiene che l’Antifascismo sia: una bandiera, appunto, non un insieme di valori fondanti la Costituzione italiana e la professione giornalistica”.
“Infine –  continua la nota – appare irrituale, fuori luogo, privo di ogni senso e semplicemente pretestuoso l’invito ‘a fare chiarezza e a chiudere definitivamente la questione’ degli ammanchi nei conti Usigrai. Come è noto a tutti coloro che non vogliano fingere di non saperlo, la vicenda è sin dal primo giorno nelle mani della Magistratura dopo una denuncia presentata dal segretario del sindacato Daniele Macheda e immediatamente comunicata alle redazioni attraverso i CDR. Nessuno, perciò, all’interno del sindacato ha il potere o gli strumenti per ‘chiudere definitivamente la questione'”. UsigraInsieme denuncia inoltre l’atteggiamento di uno dei membri della commissione di vigilanza di Forza Italia che da giorni accusa il direttore di Rainews.it di “aver consapevolmente fatto svolgere mansioni superiori a un redattore ordinario”. “Se fosse vero”, conclude la nota, “il parlamentare esporrebbe il direttore in carica al rischio di contestazioni di danno erariale”.
Sulla vicenda interviene anche No Bavaglio con una nota di sloidarietà all’UsigRai. “Interrogazioni su mandato di chi? A chi da’ fastidio l’Usigrai? si legge nel documento – Grave attacco da parte del partito della premier Meloni all’autonomia del sindacato dei giornalisti RAI. Diversi parlamentari di Fratelli d’Italia hanno diffuso un comunicato dai toni intimidatori con il chiaro intento di cercare di condizionare l’attività e l’autonomia dell’Usigrai impegnata oggi come ieri a difendere il servizio pubblico da inaccettabili ingerenze della politica mettendo sempre al primo posto il diritto dei cittadini di essere informati e il diritto dei giornalisti di poter svolgere il proprio lavoro senza censure. La solidarietà della Rete NoBavaglio e di MoveOn va all’Usigrai e alla Fnsi finiti sotto attacco per essersi opposti alla prepotenza di alcuni esponenti dell’attuale maggioranza del governo Meloni”.
E di vergognoso squadrismo mediatico della maggioranza di Governo parla Controcorrente Lazio in una nota diffusa in queste ore.

“Appare ormai chiaro si legge nel documento –  a tutti che, approfittando della tranquillità ferragostana, sia in atto una vera e propria campagna mediatica di alcuni esponenti politici della maggioranza parlamentare che cercano di ottenere l’attenzione dell’opinione pubblica lanciando attacchi strumentali contro la libertà di organizzazione sindacale dei giornalisti e i vertici dei loro organi rappresentativi. Eppure dovrebbe essere ben chiaro a chi ha assunto responsabilità istituzionali che il rispetto dei ruoli e dell’autonomia dei sindacati dei lavoratori è un cardine della nostra democrazia. Evidentemente c’è chi invece ritiene di avere il potere di occupare i social e i media per perseguire i propri fini politici e tentare di ridurre al silenzio chi cerca di difendere i diritti dei lavoratori e l’autonomia della Rai dalla politica. Questi esponenti politici della maggioranza che avanzano insinuazioni e sospetti sono gli stessi che, invece, evitano il confronto diretto nelle occasioni istituzionali, come per esempio la commissione parlamentare di vigilanza Rai, dove avrebbero potuto rivolgere direttamente al segretario dell’Usigrai le domande che strumentalmente affidano invece ai social, per poter diffondere illazioni e insinuazioni. E sono gli stessi personaggi che ignorano un altro principio fondamentale della democrazia: l’autonomia della magistratura, alla quale lo stesso sindacato dei giornalisti Rai si è rivolto perché indaghi e accerti le responsabilità sulla questione degli ammanchi scoperti dall’Usigrai stessa sul proprio conto corrente. Respingiamo con forza questo modo di fare squadrismo mediatico e contemporaneamente di sfuggire al confronto democratico negli organi nei quali si esplica costituzionalmente l’attività politica. È uno squadrismo mediatico, ancor più grave e vergognoso quando è praticato da personaggi delle istituzioni, che si manifesta con toni da caccia all’uomo: «Più scappa più lo inseguiremo». Finora, guarda caso invece, chi è fuggito al confronto diretto è proprio chi non ha presentato le proprie argomentazioni in commissione parlamentare di vigilanza Rai, non avendo il coraggio di affrontare un contraddittorio faccia a faccia con il segretario Usigrai Daniele Macheda in audizione. Salvo poi trasformarsi in leone da tastiera per compiacere il suo fan club. Le giornaliste e i giornalisti di ControCorrente Lazio esprimono la loro solidarietà al segretario dell’Usigrai, Daniele Macheda, al presidente della Federazione della stampa, Vittorio Di Trapani, all’associazione “Articolo 21” e a tutte le colleghe e a tutti i colleghi impegnati, insieme a loro, a difendere i principi di autonomia dal potere politico e di autodeterminazione della stampa italiana”.

(Nella foto Daniele Macheda)


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