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Sabato 2 settembre i comitati per la liberazione di Julian Assange hanno indetto il Worldwide Australian Embassy Day per chiedere al governo australiano di uscire dalla sua politica di inerzia e prendere finalmente le difese del suo connazionale.
A Roma, organizzata dal comitato romano Free Assange, l’iniziativa si terrà alle 17 a via Antonio Bosio 5 (angolo via Nomentana, altezza villa Torlonia), sede della rappresentanza diplomatica australiana. Un’analoga iniziativa si terrà a Milano di fronte al consolato australiano.
Nel corso della sua recente visita in Australia, alla fine di luglio, il segretario di stato degli Usa Anthony Blinken ha ribadito la volontà di ottenere l’estradizione di Assange, processarlo e condannarlo.
Dopo oltre dieci anni di accanimento giudiziario e di persecuzione fisica e psicologica equivalente a tortura – quattro dei quali in una cella d’isolamento di un carcere di massima sicurezza londinese – le autorità australiane scelgono ancora il silenzio.
Il primo ministro Anthony Albanese ha più volte promesso di mettere pressione agli Usa per chiudere la vicenda di Assange. È più che mai giunto il momento di passare dalle parole ai fatti.
