Occhetto: “Ai funerali di Berlusconi è stato eretto un monumento al conflitto d’interessi” 

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Non c’è dubbio che Berlusconi abbia segnato un’epoca, che si è chiusa lo scorso 12 giugno con la sua scomparsa. Achille Occhetto, il suo primo grande avversario a sinistra, ne ripercorre la carriera politica e torna, non senza una punta di amarezza, su quella sfida impari del ’94. Ma soprattutto ragiona sulle conseguenze del berlusconismo, sul cambiamento della Costituzione materiale che è derivato dalla sua ascesa e sull’esaltazione acritica, avvenuta in questi giorni, di tutti gli elementi negativi che questo modo di fare politica ha introdotto nel nostro dibattito pubblico.
C’è poi spazio anche per una riflessione sulla pace e sulla guerra, sulla Russia di Putin e sull’Unione Sovietica di Gorbačëv, un gigante inascoltato e probabilmente tradito dall’Occidente.
Infine, la sfida democratica e progressista di Elly Schlein, interprete di un nuovo modo di concepire non solo la politica ma anche i rapporti umani, all’insegna del femminismo, dell’ecosocialismo e della giustizia sociale.

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