Presentato “L’agile Mangusta. Democrazia Proletaria e gli anni 80”, un saggio storico di Alfio Nicotra

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Presso il Circolo della Sinistra Anticapitalista, nel quartiere San Lorenzo di Roma, negli anni settanta fulcro politico-culturale delle formazioni studentesche e operaie alla sinistra del partito comunista italiano, è stato presentato, il saggio di Alfio Nicotra “L’agile Mangusta. Democrazia Proletaria e gli anni 80”, con la partecipazione dell’autore, di Cecchino Antonini (Popoff Quotidiano), Raul Mordenti (ex dirigente DP), Eliana Como (sindacalista e militante di Sinistra Anticapitalista), Giulio Calella (Alegre edizioni). Una nutrita presenza di pubblico fa pensare che sul periodo storico dei decenni ’70 e ’80 del secolo scorso, a lungo rimosso dall’inconscio collettivo, l’interesse oggi sia vivo.

Nato a Firenze il 26 dicembre del 1961, laureato in Scienze Storiche presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’università di Firenze, Alfio Nicotra, giornalista professionista, vive a Roma dove lavora presso la Camera dei Deputati ed è copresidente dell’associazione “Un Ponte Per”. Dirigente di Democrazia Proletaria, e poi di Rifondazione Comunista, è stato tra i portavoce del Genoa Social Forum durante la mobilitazione contro il G8 del 2001. Pur scritto secondo la visuale interna e privilegiata di un membro della direzione di DP, “L’Agile Mangusta” ricostruisce i fatti scavando con distacco storico, portando a documentazione le proposte di legge e gli atti parlamentari del periodo che va dal 1983 al 1987, quello di massima attività istituzionale di Democrazia Proletaria durante il quale poté contare su sette deputati. “L’agile mangusta “– felice definizione del leader più noto Mario Capanna – fu un soprannome simbolico a indicare colei che avrebbe dovuto muoversi con elasticità per colpire il cobra della Democrazia Cristiana e del padronato, strumento più efficace del lento pachiderma del partito comunista.

Dei componenti il gruppo parlamentare DP, come dei dirigenti di spicco, Alfio Nicotra fa un resoconto biografico che rende viva la compagine umana di coloro che sono stati protagonisti di una semina non irrilevante per il cambiamento del nostro paese: molti venivano dalle fila di Avanguardia Operaia, dal Movimento Studentesco, alcuni erano ex militanti del PCI, altri precursori del movimento ecologista e ambientalista. Le proposte di legge dei parlamentari di DP furono riconducibili ai temi di fondo con i quali il partito si era presentato all’elettorato: il lavoro e i diritti sociali (riforma della cassa integrazione, aumento dei salari, assunzioni per i soggetti più svantaggiati, riduzione dell’orario di lavoro, politiche economiche redistributive); giustizia e riforma delle istituzioni (superamento delle leggi di emergenza, uscita politica dagli anni del terrorismo, lotta alla mafia, democrazia, trasparenza e partecipazione); ambiente e nuovo modello di sviluppo (il no al nucleare, il no alla cementificazione, il diritto all’acqua); pace, disarmo e solidarietà internazionale.

Una legislatura carica di eventi che hanno inciso profondamente e dei quali viviamo le ripercussioni: dal primo governo a guida socialista di Craxi alla morte di Enrico Berlinguer; dalla lotta contro i missili nucleari a Comiso all’accordo tra Reagan e Gorbacëv; dalla crisi di Sigonella alla sconfitta del referendum sulla scala mobile. Nel giugno del 1987 le dimissioni di Mario Capanna a segretario di DP, arrivate dopo forti divergenze e conflitti, impressero una frattura insanabile per una formazione di estrema sinistra che faticosamente era andata avanti alle elezioni, sia pur di poco, in concomitanza con l’arretramento del PCI. Alfio Nicotra affronta questo delicato passaggio senza faziosità, con il disorientamento di un giovane che fa esperienza della difficoltà dei rapporti umani, di là dalle convinzioni ideali, descrivendo le ragioni di entrambe le parti con la pacatezza dello storico.

Affiora una difficoltà di conciliazione non nuova soprattutto a sinistra, i cui risvolti, inediti ai più, costituiscono una lettura molto interessante. Il tutto in una fase di trasformazione politica e sociale nella quale Alfio Nicotra ravvisa i segni del terremoto che, negli anni novanta, avrebbe portato alla scomparsa di tutti i partiti della Prima repubblica. Democrazia Proletaria non sopravvisse alla spaccatura al proprio interno: una parte confluì verso il partito dei Verdi, un’altra in Rifondazione Comunista. Ma l’eredità del «piccolo partito dalle grandi ragioni», secondo l’autore, è stata una semina che ha anticipato i contenuti dei movimenti dei decenni successivi: l’ambientalismo, il femminismo, il pacifismo, i beni comuni, la centralità del diritto alla salute e il nuovo ruolo del mondo del lavoro.

L’agile mangusta.
Democrazia Proletaria e gli anni Ottanta
Alfio Nicotra
Edizioni Alegre
Pubblicazione: 09/2021
Pagine: 320
ISBN: 9788832067606

Brossura euro 16 – Ebook euro 8,99

Parte del ricavato andrà a sostenere Un Ponte Per.


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