Turchia, dopo cinque anni i Grup Yorum tornano a suonare. La morte di Helin e Ibrahim non è stata vana

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La battaglia di libertà di Helin Bolek e Ibrahim Gokcek, morti dopo mesi di sciopero della fame in Turchia, non è stata vane.
I Grup Yorum, la band simbolo della ribellione al regime del preside turco Recepito Tayyip Erdogan di cui facevano parte, torneranno a suonare. Il 9 agosto saranno in concerto a Istanbul, il primo dal 2016 quando il gruppo fu accusato di propaganda terroristica e furono vietate tutte le loro attività.
La persecuzione della band emblema della sinistra rivoluzionaria turca è iniziata con i raid della polizia nel loro centro culturale e sala prove, con gli arresti dei musicisti e il divieto di tenere concerti, che durava da oltre quattro anni.
Per questo Helin Bolek e Ibrahim Gokcek hanno rifiutato il cibo per mesi. Helin, cantante del gruppo, è morta il 3 aprile a Istanbul dopo 288 giorni di sciopero della fame. Aveva 28 anni. Ibrahim, bassista e autore, 40 anni, l’ha seguita una settimana dopo a soli due giorni dall’interruzione dello sciopero della fame dopo che le autorità si erano dette disposte a permettere loro le esibizioni dal vivo.,
«Questa resistenza è la nostra ultima risorsa, non ci hanno lasciato nient’altro da fare. Moriremo per cantare? Sì, perché il nostro è amore per le persone e per la patria». Erano state le ultime dichiarazioni di Gokcek ormai ridotto a uno scheletro su una sedia a rotelle, stremato dal digiuno e dalla morte della compagna di lotta.

«Lei è morta, ora morirò io. E che succederà? Siete contenti adesso?» il suo grido di dolore senza più voce al suo funerale.
Il loro sacrificio non è però stato vano. Dopo aver fatto il giro del mondo e acceso i riflettori sui Grup Yorum, punto di riferimento nell’ambito della musica di protesta con 20 album prodotti e  2 milioni di dischi venduti, la loro morte ha spinto le autorità turche a cedere e a rimuovere il bando alle attività del gruppo.
Dopo cinque anni di divieto, sia per i concerti, piccoli che grandi e la chiusura delle sale prova,  Helin e Ibrahim hanno vinto la loro battaglia di libertà iniziata con lo sciopero della fame il 16 maggio scorso. Lei era stata arrestata il 23 febbraio del 2018, lui il 4 marzo del 2019. L’accusa per entrambi era di appartenenza o sostegno al Dhkp-C, un’organizzazione armata di estrema sinistra considerata terrorista non solo dalla Turchia, ma anche dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea.
Accuse mai supportate da prove.


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