Il trattamento delle persone private della libertà di fronte al Covid-19

0 0

A cura di Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale

Il Comitato per la prevenzione della tortura e dei trattamenti e pene inumani o degradanti (Cpt) del Consiglio d’Europa ha pubblicato i Principi relativi al trattamento delle persone private della libertà personale nell’ambito della pandemia del coronavirus (Covid-19). Dieci i principi evidenziati, a cominciare da quello fondamentale che così è enunciato: «Il principio di base deve essere quello di adottare ogni possibile misura per la protezione della salute e della sicurezza di tutte le persone private della libertà personale. L’adozione di tali misure contribuisce a preservare di conseguenza anche la salute e la sicurezza del personale».

Gli altri principi prevedono:

  • Il rispetto effettivo delle linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità in tutti i luoghi di privazione della libertà personale
  • Il rafforzamento dello staff e l’adozione di misure di supporto e di protezione a tutto il personale
  • Il diritto a che ogni misura restrittiva adottata nei confronti delle persone private della libertà abbia una base legale e rispetti i criteri di necessità, proporzionalità, rispetto della dignità umana e limitazione temporale, nonché il diritto delle persone private della libertà a ricevere una informazione completa in una lingua a loro comprensibile
  • L’accentuazione del ricorso a forme alternative alla privazione della libertà in tutti i settori dove questa si realizza (penale, sanitario, amministrativo …)
  • La particolare tutela delle persone detenute vulnerabili o a rischio, come le persone anziane o con patologie mediche preesistenti
  • La irriducibilità di diritti fondamentali: diritto a mantenere un adeguato livello di igiene personale, il diritto all’attività all’aperto (almeno un’ora al giorno). Inoltre, compensazione della restrizione dei contatti con forme di comunicazione alternative
  • Garanzia di contatto umano quotidiano alle persone in isolamento sanitario
  • Conservazione delle tutele giuridiche fondamentali (l’accesso a un avvocato, l’accesso a un medico e la notifica della detenzione a una terza persona)
  • Pieno esercizio dei poteri degli organismi di monitoraggio (quale è per esempio il Garante nazionale) in tutti i luoghi di privazione della libertà personale, inclusi quelli in cui le persone vengono messe in quarantena.

[Il testo completo del documento del Cpt è pubblicato sul sito del Garante nazionale http://www.garantenazionaleprivatiliberta.it/gnpl/resources/cms/documents/fdedc460a98a505bc8c83cc10e88d2fe.pdf]

Accanto a queste indicazioni di un organismo che è – è bene ricordarlo – espressione di un Trattato, altri strumenti internazionali di indirizzo in questa situazione sono stati prodotti recentemente. Ne citiamo il più rilevante.

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha pubblicato una guida sulla prevenzione e il controllo del virus Covid-19 in carcere e negli altri luoghi di detenzione penale, Preparedness, prevention and control of COVID-19 in prison and other places of detention… Continua su cartadiroma


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21