E se domani… ovvero della truffa del secolo

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E se domani  qualcuno, al di là dell’Atlantico, senza  nemmeno interpellarci, decidesse e proclamasse che il Trentino dovesse passare all’ Austria, o, se lo preferisse, che La Val D’Aosta spettasse alla Francia, oppure la Sardegna alla Spagna e la Sicilia al Marocco, noi non avremo il diritto di lamentarci o protestare o ribellarci, se ora, in questi giorni non scendessimo in piazza a lamentarci, protestare e ribellarci contro ll’incredibile  decisione di un immobiliarista catapultato alla Casa Bianca dall’ondata populista che sta squassando il mondo. Senza nemmeno sentire i Palestinesi, né l’ONU ha sentenziato  che Gerusalemme EST vada definitivamente ad Israele, insieme alla Valle del Giordano e gran parte della restante Cisgiordania.

Ma può il presidente degli Stati Uniti disporre di terre altrui e del Popolo che le abita  e farne dono a suo piacimento? Certo che no! Quanti secoli son passati da quando Marche, Contee e Ducati venivano dati in dono a giudizio del Principe, Re o Imperatore che fosse? Molti, tanti!  Ora il  novello imperatore Trump lo rifà  senza che, almeno sinora,  un’ondata di indignazione lo travolga e lo detronizzi. Ma perché nessuno insorge? Come mai? Dobbiamo rassegnarci al <Vuolsi  così   colà dove si puote ciò che si vuole e più non dimandare>?

No! Dobbiamo opporci fermamente perché ne va anche del nostro futuro. Non possiamo tollerare che del Diritto Internazionale si faccia carta straccia; non possiamo continuare ad  accettare che le relazioni  tra gli Stati vengano affidati  alle ragioni della  forza

Ricordiamoci quali sono le conseguenze possibili  di questo regime: per scatenare guerre a seconda della propria volontà e convenienza si sono   inscenati falsi incidenti navali come nel Golfo  del Tonchino (per la guerra in Vietnam), o si sono prodotte  prove false dell’esistenza  di armi proibite (guerra contro l’Iraq); un ex amico divenuto nemico, che per l’accusa di terrorismo si sarebbe dovuto portare innanzi ad un tribunale internazionale è stato invece proditoriamente ucciso  a casa sua senza processo,  per mano di un  addestratissimo commando;  il numero  due di un   Paese sovrano è stato ucciso   di recente  per mezzo di  un drone   mentre era in visita  all’estero (Solimeni), solo per l’inappellabile ordine dell’Imperatore attualmente in carica.  Quante migliaia di morti, quante devastazioni sono costate quelle guerre?  Qualunque   giudizio   si potesse dare dei due “giustiziati” si può forse sostenere che  le loro esecuzioni   costituiscano  alte prove di civiltà? Di rispetto della Carta dell’ONU?

A proposito che fine ha mai fatto l’ONU?

Vogliamo adattarci a  vivere in questo contesto di inciviltà e di arbitrio?

E’ giunto il momento di opporci.  <Usque tandem, Imperator abutere patientia nostra?>

Presidente degli USA davvero  ti ritieni unico padrone del mondo  da quando è scomparso l’altro Impero che con te si spartì a Yalta il dominio del mondo? Il tuo omologo dell’Est, per aver stravolto e negato nei fatti un ideale di Giustizia nel quale  milioni di esseri umani avevano   sperato e  per il quale tante generazioni avevano lottato e    tante  ancora sperano e lottano,  è stato condannato dalla Storia. Tu non crederti esente dallo stesso giudizio. Verrà il tempo in cui anche tu sarai giudicato per aver stravolto  e negato nei fatti l’ideale di Libertà nella quale hanno sperato e  per cui hanno lottato ed ancora sperano e lottano Popoli interi.

Quando si riuscirà a coniugare insieme Giustizia e Libertà la condanna di tutti gli Imperatori e fac-simili sarà inesorabile.

Allora i Popoli potranno avere finalmente le loro “primavere” senza il rischio  che l’imperatore di turno o qualche suo surrogato le inquini e le strumentalizzi, come è avvenuto nei Paesi Arabi e in Siria; In America Latina non si dovranno  più fare i conti  con la “dottrina del cortile di casa” e vedersela  di continuo con generali e colonnelli, allevati  o assoldati per custodirlo; all’Est  non ci saranno  più vassalli, valvassori e valvassini a presidiare  zone di influenze.

Noi però non possiamo, non dobbiamo  attendere inerti che la Storia faccia il suo corso e pavidi sperare nei suoi futuri verdetti.

Oggi la Libertà e la Giustizia  vengono negate  al Popolo Palestinese gabellando per Accordo di Pace e per Affare del Secolo ciò che in realtà è la Truffa del Secolo, è la rapina del futuro di un Popolo che   una sua storia di oltre 2000 anni.

Dobbiamo scendere in piazza e riempirle, come facemmo non molti anni fa di milioni di persone, per imporre al nostro  Governo  di liberarsi del complesso di sovranità limitata  da   provincia e reagire: condannare apertamente il misfatto dell’Imperatore, denunziandolo ai Tribunali Internazionali ed in primo luogo  all’ONU; concertare  con gli altri Paesi Europei un’azione efficace per    ripristinare il ruolo di questo organismo che tante speranze e fiducia aveva suscitato. .

Ne va non solo della nostra dignità di Paese che vogliamo  Libero ed Indipendente, ma anche della nostra stessa sicurezza, perché  se non è il Diritto a prevalere ma la forza può accadere di tutto a qualsiasi Paese, anche al nostro. Capitò alla Grecia, per far un esempio a noi vicino. Non svegliamoci troppo tardi.

<…. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare>.


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