Libertà di stampa, 13esimo anniversario del monumento agli stampatori clandestini della Resistenza a Conselice

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“Un Osservatorio per monitorare i troppi casi di giornalisti minacciati in Europa, con l’obiettivo di rilanciarne le inchieste, riprenderne i temi e sostenerli anche attraverso manifestazioni civili come queste, con la disponibilità e la sensibilità della comunità di Conselice, “città della libertà di stampa” che ha dimostrato durante la Resistenza di saper difendere il diritto universale di informare e di essere informati”.

In una piazza dal proscenio colmo di fasce tricolori e di fronte a studenti, insegnanti, una folta rappresentanza dell’Anpi e tanti cittadini venuti a festeggiare il monumento alla stampa clandestina e alla libertà di stampa, il sindacato giornalisti lancia l’idea di creare un Osservatorio sui giornalisti minacciati in Europa nell’omonima piazza del comune del Ravennate, in occasione della 13esima edizione del primo ottobre, organizzata dal Comune di Conselice e dall’Associazione Stampa Emilia-Romagna (Aser).

Nel 2019 il programma di iniziative per celebrare gli stampatori resistenti di Conselice e la Libertà di stampa ha spento 13 candeline.
(QUI TUTTO IL PROGRAMMA)
Come accade da cinque anni a questa parte, a Conselice viene ricordato il compianto Camillo Galba, giornalista, ex presidente Aser e dirigente del sindacato di categoria a cui è intitolato il premio “Galba-Aser”, consegnato alle scuole di Conselice e Lavezzola dal presidente Matteo Naccari e dalla tesoriera Aser, Marina Amaduzzi.

Ospite Paolo Berizzi, inviato di Repubblica e scrittore (NazItalia: Viaggio in un Paese che si è riscoperto fascista, ndr) premiato dalla sindaca di Conselice Paola Pula “per l’impegno nel raccontare le minacce dell’ ‘onda nera’ rappresentata dal neofascismo in Italia”.

Il caso di Berizzi è unico in Italia: tra gli oltre 20 giornalisti costretti a vivere sotto scorta, Berizzi è l’unico a veder limitata la sua libertà non perché minacciato dalle mafie, ma perché gruppi neofascisti e neonazisti lo tengono “sotto tiro”. Gruppi che, come lui stesso ha ricordato dal palco, “andrebbero sciolti per legge (Scelba, ndr), che si ispirano al fascismo e praticano una politica al di fuori dalle regole della nostra Costituzione”.

Edizione molto partecipata questa del 13esimo, caratterizzata dall’idea di istituire un Osservatorio per i giornalisti minacciati in Europa proprio a Conselice. Idea lanciata da Aser, Federazione della Stampa e l’associazione Articolo21.

Di fronte alla vecchia macchina da stampa a pedale del tutto simile a quella utilizzata dagli stampatori clandestini durante la lotta di Liberazione (“sei pedalate, un volantino”, ricordano gli anziani di Conselice) sull’idea dell’Osservatorio di Conselice si è registrato il sostegno della Regione Emilia-Romagna. “E’ un percorso da costruire tutti insieme, ma sin da ora diamo la nostra piena disponibilità” ha detto Andrea Corsini, assessore regionale al Turismo, dal palco.

Il presidente Aser, Matteo Naccari, dopo aver rilanciato l’idea dell’Osservatorio di Conselice, ha sottolineato come “la difesa del diritto dei cittadini ad essere informati, oggi, nella nostra Regione, passa anche dalla difesa dei giornalisti precari”.

Rappresentanti dell’Anpi, dirigenti scolastici e istituzioni hanno preso la parola mentre per la Federazione nazionale della Stampa è intervenuto il segretario generale aggiunto, Mattia Motta, freelance piacentino e rappresentante nazionale dei giornalisti autonomi. “Negli ultimi anni i gruppi neofascisti sono stati sottovalutati o addirittura coccolati in Italia. Grazie a Paolo Berizzi, ai suoi libri e alle sue inchieste è chiaro cosa rappresentano i neofascisti per la nostra democrazia: una minaccia. Sostenere il suo lavoro significa sostenere i valori rappresentati da questo monumento alla libertà di stampa” ha detto Motta dal palco.

“Ugualmente, sostenere e monitorare anche fuori dai nostri confini giornalisti e giornaliste che si trovano minacciati per il loro impegno nello stanare il malaffare, nel denunciare violenze e soprusi è un atto di difesa della libertà di stampa. In Paesi come Ungheria, Polonia per non parlare del più grande carcere per giornalisti al mondo, la Turchia, i giornalisti sono sotto tiro. Istituire un Osservatorio sulla libertà di stampa europeo a Conselice, luogo simbolo per questi temi, con il coinvolgimento di questa comunità e delle scuole, sarebbe un bel segnale”.

Le lastre impresse con le testate dei giornali che si stampavano durante la Resistenza a fare da sfondo alle celebrazioni, commovente, in apertura, il ricordo della tragica giornata d’autunno del ’44 quando nel poligono di tiro di Bologna furono assassinati i quattro tipografi partigiani e clandestini, catturati dai nazisti venti giorni prima nelle campagne conselicesi. I loro nomi – Cesare Gaiba, Pio Farina, Giovanni Quarantini ed Egidio Totti, ritornano anche quest’anno nella serie di iniziative organizzate dal Comune di Conselice.

 


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