La rivoluzione dei piccoli passi

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E` molto facile cadere nella retorica, spero di non farne. Ci sono persone come Nadia Toffa, vinta dal male contro il quale ha lottato con coraggio e determinazione, a cui deve andare tutta la nostra ammirazione, perché fino all`ultimo hanno trovato le risorse per non perdersi d›animo. Persone come Luca Coscioni e Marco Pannella, che fanno della malattia strumento di presa di coscienza e conoscenza; che parlano e dicono con i loro gesti, i loro comportamenti; i loro corpi. Persone che ci lasciano un messaggio: «Non arrendersi mai». E che chiedono a tutti noi una risposta: «Nessuno deve essere lasciato indietro».

In giorni di grandi incertezze, queste persone sono capaci di dare e infondere le certezze di cui abbiamo bisogno: solidarietà, impegno, cura, rispetto, decoro.

C`è tutto un mondo politico, e non solo politico, dove regn sregolatezza senza alcun genio. Dove impera la scorrettezza, e diventa dunque un punto d`onore essere corretti. Alle fake-news che ci sommergono, occorre rispondere con la verità; alla maleducazione, con il decoro e l`eleganza.

Abbiamo dei valori, non li dobbiamo tradire, svendere, svilire, deturpare. Intervistata dal «Corriere della Sera», Letizia Battaglia, una delle piu` grandi e brave fotografe del mondo, ha detto che «la rivoluzione i puo` fare anche a piccoli passi». Mi pare un eccellente programma.


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