Simbiocene, progettare il futuro oltre il pessimismo ambientale

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[Traduzione a cura di Davide Galati dall’articolo originale di Glenn Albrecht pubblicato su The Ecologist.]

Gli impatti del tardo Antropocene, l’età della dominazione umana sul pianeta, riempiono oggi le prime pagine dei giornali: in questo fine settimana [fine febbraio, NdT] la Gran Bretagna ha registrato la giornata invernale più calda della sua storia.

Negli incontri pubblici e scientifici  vengono regolarmente esposte visioni pessimistiche sul futuro delle generazioni presenti e future. Dall’IPCC alla climate fiction, il messaggio è quello che costantemente ci ricorda come il respiro caldo dell’apocalisse stia sul nostro collo.

L’Antropocene si è evoluto sotto l’influenza di una serie di temi e idee dominanti sostanzialmente errata.

Esperienza vissuta

La nostra evoluzione culturale, scientifica e tecnologica ha portato la gran parte dell’umanità lungo un percorso che riduce la vita ad atomi isolati, trasforma la diversità culturale e biologica in omogeneità, distrugge le connessioni simbiotiche tra le specie, trasgredisce i confini del sistema terrestre e introduce elementi tossici che vanno oltre l’esperienza evolutiva di tutti gli organismi.

Il dominio e l’arroganza degli umani ci ha portato sull’orlo di quella che è stata definita la sesta grande estinzione e ora ci costringe a guardare dentro l’abisso della settima grande estinzione … noi stessi.

Per evitare un simile destino, è necessario un nuovo meme che ci aiuti a guidare il nostro pensiero e a fornire ispirazione a tutte le generazioni, ma soprattutto ai giovani. Il pensiero simbiotico conduce al Simbiocene, una nuova era che dia alimento a tutti gli aspetti dell’essere umano entro un mondo di altri esseri viventi.

I cambiamenti ambientali e climatici negativi su scala globale stanno generando un disordine emotivo sismico avvertito da molte persone in tutto il mondo, ciascuna nel suo luogo di vita.

Oggi viviamo nell’epoca della solastalgia, ovvero l’esperienza vissuta dei cambiamenti ambientali negativi. Siamo diventati nostalgici dentro la nostra stessa casa terrestre.

Vivere insieme

Molte altre emozioni negative psicoterratiche – della psiche-terra -, emozioni come l’ecoansietà e l’ecoparalisisi stanno diffondendo tra le persone di tutto il pianeta.

Se l’Antropocene è ora sempre più associato a emozioni negative collegate alla Terra come la solastalgia, il radicato pessimismo sul futuro e i sentimenti di disperazione, allora abbiamo bisogno di un’urgente spinta contraria a questa profonda depressione.

Gli umani hanno oggi bisogno di un nuovo meme che possa sollevare un’ondata di ottimismo di fronte allo spietato… Continua su vociglobali 


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