La mafia ha bruciato tutti i palloni da rugby

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di Matteo Iannitti 

Il Campo San Teodoro è un impianto sportivo costruito dal Comune di Catania in occasione delle Universiadi del 1997, costato parecchi miliardi di lire e mai aperto. Nel 2012 i volontari del Centro Iqbal Masih, spazio occupato proprio sotto uno dei palazzoni popolari di Librino, hanno deciso di riappropriarsene. Il 25 aprile 2012 nasce il Campo San Teodoro Liberato. Lì hanno alzato i pali e ripulito il campo, messo in funzione gli spogliatoi e trasformato l’ala coperta nella Club House Giuseppe Cunsolo. Intitolata a un ragazzino di quattordici anni, lasciato morire sul bordo di una strada dopo non si sa ancora cosa. Giocava a rugby nella squadra dei briganti.

A Librino, centinaia di palazzoni per settantamila persone costruiti disordinatamente a sud di Catania, c’è il tasso di dispersione scolastica più alto d’Italia e il tasso più alto di criminalità minorile. Da alcune case popolari coi rubinetti d’oro i boss continuano a comandare e a controllare il traffico di droga e di armi, le estorsioni e i voti. Nella Club House i Briganti e le Brigantesse (la squadra femminile) si riposavano alla fine degli allenamenti. Avevano attrezzato un bar e una cucina, fondamentale per l’autofinanziamento delle attività. Facevano il doposcuola per i bambini del quartiere e avevano creato la Librineria, una biblioteca popolare, l’unica di Librino. Lì ci si incontrava con gli “ortolani”, ci tengono a farsi chiamare così, gli abitanti del quartiere che proprio fuori dal perimetro del campo da Rugby autogestiscono gli orti sociali… Continua su isiciliani


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