Giornalismo sotto attacco in Italia

Migranti, naufragio sulla rotta dalla Tunisia: 8 morti e 20 dispersi

0 0

Secondo le prime ricostruzioni una nave avrebbe speronato un barcone con a bordo 80 persone, solo la metà sono state salvate. Oim: “A settembre c’è stato un aumento degli arrivi dalla Tunisia, ma non è legato alla chiusura della rotta libica”

ROMA – I corpi recuperati finora sono 8, ma si temono molte più vittime. I dispersi infatti sono circa 20. E’ questo il bilancio provvisorio del naufragio avvenuto ieri a largo delle coste della Tunisia, dopo che un barcone con a bordo circa 80 persone sarebbe stato speronato da una nave militare. Lo conferma a Redattore sociale Flavio Di Giacomo portavoce dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim).

“Le persone salvate sono circa 40-45, sappiamo che sulla barca c’erano un’ottantina di persone, per cui temiamo che il numero dei morti potrebbe essere più alto, sono stati recuperati 8 corpi – spiega -. Per ora le informazioni che abbiamo anche sulla dinamica dell’ incidente non sono molto chiare”. Il naufragio è avvenuto in zona Sar maltese, ma ad intervenire è stata la Guardia costiera italiana coordinata da Malta.

Nell’ultimo mese la rotta dalla Tunisia verso l’Italia è notevolmente incrementata: a settembre sono infatti arrivate circa 1400 persone. Da gennaio ad agosto ne erano arrivate complessivamente 1350 sulla stessa rotta. “In un mese abbiamo raggiunto una quota superiore a quella degli ultimi 8 mesi. A questi numeri vanno aggiunti anche quelli dei cosiddetti “sbarchi fantasma”, cioè di sbarchi di circa 30, 40 persone, che non vengono registrati perché le persone si disperdono in fretta – continua Di Giacomo –. Come Oim stiamo cercando di capire cosa stia spingendo le persone a partire”. Per Di Giacomo è da escludere che l’incremento sia collegato a uno spostamento delle partenze dopo la chiusura della rotta libica. “I migranti sono tutti tunisini, questo per ora non ci fa pensare che ci sia uno spostamento dalla Libia, a spostarsi potrebbero essere stati, invece, alcuni trafficanti – aggiunge -. Le barche partono dall’isola di Kerkhenna, di fronte a Sfax e fanno rotta verso l’agrigentino o verso Lampedusa. Da quello che ci hanno raccontato alcuni nostri operatori in Tunisia – conclude – i trafficanti cercano di sfuggire ai controlli. E potrebbe esserci questo alla base dell’incidente di ieri”. (ec)

Da redattoresociale


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21

Articolo21
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.