Giornalismo sotto attacco in Italia

“Parole O_Stili”. Per ridare centralità al linguaggio

0 0

L’odio corre sul web. E non solo. Ma anche la preoccupazione di arginarlo e contrastarlo ha preso le ali. Nato spontaneamente da alcune chiacchierate estive tra professionisti della comunicazione, il progetto Parole O_Stili ha già coinvolto oltre un centinaio di esperti e incassato l’interesse della Presidente della Camera Laura Boldrini, ma attirato pure l’attenzione di aziende più o meno grandi e di media tradizionali. Si tratta di una riflessione sull’uso delle parole in Rete e parte dalla convinzione che le parole vanno maneggiate con cura, perché “le parole sono importanti”. Ultimamente invece il linguaggio che leggiamo su Facebook e Twitter è spesso eccessivo, offensivo, improprio, impreciso, inconsapevole delle conseguenze che può generare: imperversano i leoni da tastiera, senza dimenticare le responsabilità degli operatori dell’informazione, che non solo non aiutano la comprensione della realtà, ma talora contribuiscono a mistificarla, rafforzando la convinzione che i fatti non contano più e che ognuno può inventarsi ogni giorno la realtà che preferisce (potendo contare su un seguito garantito). Facile intuire quanto sia inquinato il dibattito e soprattutto quanto sia a rischio la libertà di scelta, che non può essere delegata alla tecnologia e agli automatismi, ma necessita di un giornalismo autorevole e credibile, che garantisca l’autenticità delle fonti e delle notizie. Ma c’è bisogno anche e in primo luogo di una sensibilizzazione culturale e di strumenti per leggere la realtà: a questo dovrebbe servire un progetto come Parole O_Stili. A ridare centralità al linguaggio, che come diceva Manzoni «è fatto per intendersi, non per ingannarsi»; a ripristinare il rispetto come valore non opzionabile anche sul web; a prendere coscienza delle ricadute sociali che questa ostilità crescente produce.

L’appuntamento per confrontarsi su questi temi e lanciare il “Manifesto della comunicazione non ostile”, con una serie di punti suggeriti dai primi sostenitori, che saranno sottoposti al giudizio della Rete a partire dal 31 gennaio, è a Trieste il 17 e il 18 febbraio. Il primo giorno è prevista una sessione plenaria, aperta dalla Presidente della Camera Laura Boldrini, in cui verranno tra l’altro presentati dei dati molto interessanti raccolti da SWG e Istituto Toniolo: questi ultimi evidenziano come 7 giovani su 10 hanno sperimentato in prima persona l’hate speech e quasi il 90% ne ha un’opinione negativa. Il secondo giorno, invece, sarà la volta dei panel, momenti di confronto aperti a tutti (fino ad esaurimento dei posti disponibili) stimolati dagli input di alcuni esperti: da viaggi e divertimento a bufale e algoritmi, da giornalismo e mass media a giovani e digitale, da business e advertising a bambini e social media, sono questi i temi su cui sarà focalizzata l’attenzione con l’aiuto di chiunque voglia dare un contributo, nessuno escluso.

*Articolo21 Friuli Venezia Giulia

Per iscriversi e saperne di più: www.paroleostili.it


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21

Articolo21
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.