Giornalismo sotto attacco in Italia

Come spende (male) l’Italia nel nuovo libro di Perotti

0 0

L’ex commissario alla spending review del governo Renzi ha presentato ‘Status Quo’ a Milano

Un’analisi cruda, lucida ma al tempo stesso propositiva degli sprechi del nostro Paese. È il nuovo libro ‘Status Quo’ edito da Feltrinelli, scritto dall’ex commissario alla spending review Roberto Perotti. Il volume è stato presentato ieri a Milano, presso la Feltrinelli di Piazza Duomo dall’autore intervistato dal giornalista Beppe Severgnini.

“In questo libro- spiega Perotti-  non ho voluto limitarmi a raccontare la mia esperienza a Palazzo Chigi né limitarmi alla semplice denuncia, ma avanzare proposte per migliorare il processo decisionale” (il “Trattamento Perotti” lo definisce Severgnini) . L’autore, nonostante il largo uso di dati e confronti numerici con altre nazioni, ha cercato di rendere i numeri “più leggibili possibile. Spesso le decisioni o le riforme si basano solo sulla modifica della forma giuridica, e troppo spesso si dimenticano i dati nel processo decisionale”. Dati al tempo stesso vengono ignorati o letti parzialmente per sostenere tesi e sussidi. L’autore cita il caso eclatante delle Olimpiadi. “Gli studi di fattibilità molto spesso, come nel caso dei giochi olimpici, non vengono commissionati a organi esterni e imparziali, ma promossi dagli stessi enti organizzatori. E nel caso eclatante della candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024 il dato dei 170 mila posti di lavoro è parziale e generico. Innanzitutto perché si parla di quella cifra da spalmare negli otto anni, e, in secondo luogo, perché non vengono sottratti i posti che si creerebbero a prescindere dall’evento. Se poi ci aggiungiamo il fatto che spesso in costi lievitano, questi andranno a pesare sui contribuenti e probabilmente i posti di lavoro diminuiranno: insomma, si dimentica troppo spesso il rapporto costi-benefici anche semplicemente per una sorta di ‘pigrizia mentale’”.

Non mancano, durante la presentazione, altri dati eclatanti su sussidi e fondi statali, come per esempio i sussidi per gli ippodromi, in particolare quei 38 a cui lo Stato elargisce 200 milioni l’anno e che spesso ospitano solo al massimo tre eventi l’anno : “ma quanti seguono realmente l’ippica al giorno d’oggi?” si chiede retoricamente l’autore.

Nel “mirino” di Perotti anche forme d’intrattenimento più pop come il cinema a cui lo Stato dava 250 milioni ora raddoppiati a 500. “Frasi del tipo ‘la cultura è importante per la vita democratica del paese e quindi non va toccata’ sono politicamente corrette ma al tempo stesso sono parziali. I fondi a cinema ed editoria per me sono una forma di ‘razzismo culturale’ non perché non sia giusto sostenere la cultura, ma perché spesso è una scusa bella e buona per portare acqua al proprio mulino. E in questi settori non lavorano propriamente dei poveracci (riferendosi ad attori, registi e giornalisti) … Nel caso del cinema, ad esempio, si dice che   Francia e Regno Unito finanzino maggiormente il settore, ma si dimentica di dire anche che i due paesi in questione hanno una produzione molto più grande della nostra”. Non manca all’appello il capitolo Rai, che ci costa molto di più della BBC, con i suoi 300 dirigenti giornalisti sul totale di 1900 e con un direttore generale che guadagna 600.000 euro contro i 250.000 dell’omologo della BBC. “La Riforma del servizio pubblico è stata operata solo sul piano formale e giuridico ma la sostanza non è cambiata”.

Ma, in fin dei conti, vien da chiedersi: siamo così irriformabili? “Non credo, alcune spese sono migliorate rispetto ai governi del passato. Non siamo più ai livelli dei governi dagli anni Sessanta e prima del Duemila. I politici attuali, nonostante tutto, sono più capaci nello spendere le risorse.”


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21

Articolo21
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.