Giornalismo sotto attacco in Italia

Dopo 10 anni risalgono le morti sul lavoro

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L’Istituto nazionale per gli infortuni sul lavoro (l’Inail) fornisce i suoi dati per l’anno appena trascorso e sono dati contraddittori che vale la pena discutere. Gli infortuni sono di meno rispetto all’anno precedente ma torna a salire dopo un decennio che è stato in discesa continua il numero dei forti per infortunio. In totale le denunce all’Inail per infortunio sono state da gennaio a dicembre 632.665 con una riduzione del 3,92% rispetto alle 658.514 dello stesso periodo nel 2014. E le denunce di infortunio mortale sono state invece 1.172 in aumento del 16,5% rispetto alle 1.009 del gennaio-dicembre 2014. Le denunce per infortunio mortale comprendono sia gli infortuni cosiddetti in occasione di lavoro sia quelli nel tragitto casa-lavoro.

Alle denunce fa seguito l’accertamento dei casi ma la tendenza che emerge è al rialzo per le cosiddette “morti bianche”.  I registri dell’Istituto permettono anche di individuare  i settori nei quali si è registrata la crescita delle morti bianche :costruzioni edilizie +24%(da 106 a 132); attività dei servizi di alloggio e ristorazione +50% (da 18 a 27), comparto manifatturiero(+16%)(da 94 a 109)  col particolare dato della fabbricazione dei macchinari (passate da 4 a 15). Sono stati colpiti soprattutto i lavoratori più anziani: l’incremento maggiore degli infortuni è nel la classe tra i 60 e i 64 anni(+42,2%) dove si è passati da 83 a 118 denunce di infortunio mortale. Per quanto riguarda invece le malattie professionali, nel periodo gennaio-dicembre 2015 sono state registrate 58.998 denunce delle stesse con un aumento del 2,6% rispetto al periodo gennaio-dicembre 2014 in cui erano state 57.485.  La distinzione per genere conferma l’andamento crescente per maschi che registrano il +3,6% rispetto a quello per femmine che è del +0,4%. Risultano più nume rose le malattie del sistema osteo- muscolare  e del tessuto connettivo (35.237 con un incremento del 5,4%),le malattie del sistema nervoso(in calo tuttavia dell’0,7%);poi, tra le altre, le malattie del sistema respiratorio (3.263  in crescita dell’0,8%) e i tumori (2.617 in diminuzione del 6,5%).


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