Spalloni, spallucce e spalle larghe

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E come con gli oscar per Birdman, sono partiti i cinguettii (in ogni caso sempre meglio che presentarsi in mutande) sul segreto svizzero svelato. In tal senso è bene ricordare che la Confederazione elvetica (fin dall’ottobre 2013 cfr. MROS) per contrastare il riciclaggio già scardinò di fatto il segreto bancario e da qui, oltre ampliare tutti i servizi per gli accertamenti, informazioni, segnalazione di tutti i movimenti in odore di evasione fiscale, impose anche l’obbligo per i clienti che detengono patrimoni in Svizzera di dimostrare d’essere in regola con il fisco (cassette sicurezza comprese). I media elvetici riportano infatti la notizia in trafiletti e non nei primi paginoni come accade da noi.

Nel merito viene perciò spontaneo eccepire che l’effluvio di miliardi sfocianti nel nostro erario, così come da divulgazione ottimista di governo, potrebbe essere meno di un rigagnolo fin dalla sorgente. E’ difficile pertanto credere che dopo tutti questi annunci, dopo (ridicoli) condoni e indulti, gli evasori ed evasi, gli spalloni, spallacce e spallucce, corrotti incalliti e corruttori menefreghisti, si lascino emotivamente coinvolgere da voluntary disclosure . Quella, insieme con molto altro volontariato, è solo prerogativa degli onesti (da interpretazioni soggettive chiamati anche fessi).


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