Il pericolo della verità

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Davanti ai massacri e alle chiese bruciate, mi chiedo perché la religione porti così spesso allo scontro. Il motivo, a mio avviso, è perché si basa su una “verità”. e la verità è ontologicamente intollerante, in quanto considera falso tutto ciò che è diverso da sé. Non solo, la verità religiosa si radicalizza, se diventa mero elemento identitario per marcare il perimetro del gruppo di appartenenza, oltre il quale ci sono gli infedeli, soggetti privi di dignità perché privi di verità. Come si gestisce allora la verità religiosa per renderla elemento di armonia e non di conflitto? Con il dubbio privato e la laicità pubblica Da credente, i maestri che più mi hanno sferzato sono quelli che chiamerei i mistici del dubbio. Che rifiutano un dio rassicurante e confezionato nei riti comandati e invece cercano Quello che abita nell’avventura degli altri. La laicità è rispetto accogliente di chi ha altre motivazioni, ma la stessa direzione. E porta alla vicinanza con ogni essere umano che cerchi una propria spiritualità, e che per questo motivo diventa un compagno di viaggio che fa la stessa strada. Con un bagaglio di valori apparentemente diverso, ma identico nella ricerca di armonia, benché mosso da una religione diversa o dal nobile ateismo umanitario.


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