Ferguson. Ancora proteste, arrestate 400 persone. VIDEO

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ROMA –  Non accennano a placarsi le proteste negli Stati Uniti, dopo la decisione del Gran Giurì di non procedere contro il poliziotto che il 9 agosto scorso uccise Mike Brown, ormai è il terso giorno consecutivo di manifestazioni. Tuttavia la situazione appare più tranquilla nel sobborgo di St. Louis, dove infatti non si sono registrati né incidenti, né  scontri.

Sono dunque continuate le manifestazioni pacifiche, anche se in questi giorni sono stati effettuati 400 arresti in tutto il paese. In particolare, a Los Angeles sono state arrestate 130 dimostranti che non avevano risposto all’ordine di disperdersi. Arresti anche a Boston dove 45 persone sono state fermate durante una  manifestazione a cui hanno partecipato oltre mille dimostranti. A Dallas 7 persone sono state arrestate per aver bloccato il traffico su un’autostrada. Incidenti anche a New York, dove la polizia ha usato lo spray urticante per disperdere la folla che stava cercando di  bloccare, come era successo già nei giorni scorsi, dei ponti e tunnel

Le strade di Ferguson, in Missouri, sono rimaste tranquille a differenza delle due notti precedenti in cui saccheggi e scontri avevano portato a un centinaio di arresti.

Intanto il governatore del Missouri, Jay Nixon, ha escluso la possibilità  di deferire l’agente Darren Wilson a un altro Gran giurì, dopo la mancata incriminazione per l’uccisione del diciottenne di colore Michael Brown. Quindi nonostante le proteste scoppiate e la richiesta avanzata da più parti di rivolgersia un procuratore speciale per istruire nuovamente il caso, Nixon ha fatto sapere attraverso un portavoce che non intende compiere alcun passo.

Nel frattempo dal giorno dell’omicidio, il 19 agosto, Darren Wilson vive nascosto, dopo aver saputo che il suo indirizzo circolava online. Da allora è stato a casa di  parenti, una settimana a casa di uno dei suoi avvocati, fino a sistemarsi in quella che i legali definiscono la sua attuale residenza permanente, ovviamente segreta.

I quattro avvocati del poliziotto hanno raccontato che Wilson ha utilizzato alcuni “trucchi” imparati come poliziotto per travestirsi e passare inosservato, sapendo di essere  diventato ormai “il simbolo dei problemi delle relazioni razziali in  America”. I legali hanno confermato che Wilson si dimetterà dalla polizia, perché “realisticamente non può tornare a fare il poliziotto, lo sa e non si può fare illusioni”.

Il video su dazebao.it


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