Caserta. Sindaco S. Nicola La Strada annuncia querele

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Pasquale Delli Paoli non ha gradito che la stampa locale raccontasse il suo incontro con Angelo Grillo, imprenditore accusato di corruzione

Il sindaco di San Nicola La Strada, Pasquale Delli Paoli, ha dato mandato al suo legale per querelare vari quotidiani e giornali della provincia di Caserta, tra cui la Gazzetta di Caserta, Noi Caserta e Casertace, per alcuni articoli pubblicati lo scorso 9 aprile. Il sindaco non ha gradito l’accostamento del suo nome a un’indagine della Direzione distrettuale Antimafia sugli affari illeciti di un imprenditore: “Devo difendere il mio buon nome. Come ha stabilito la Corte di Cassazione – dice il sindaco a Ossigeno – anche l’accostamento improprio tra una foto, in questo caso la mia, e un titolo, possono essere oggetto di querela”.

Non è sufficiente per Delli Paoli che i giornali abbiano dato spazio, due giorni dopo, a un suo comunicato in cui chiariva di essere estraneo all’inchiesta della Direzione distrettuale Antimafia, che ha svelato le attività illecite dell’imprenditore Angelo Grillo nel campo della raccolta dei rifiuti.

Nel resoconto dei giornali, si parla di una cena che Grillo avrebbe offerto a Delli Paoli, per sondare la sua disponibilità a favorirlo negli appalti del comune casertano. Dalle intercettazioni della Dda riportate dai giornali, emerge che la cena non avrebbe sortito i risultati sperati dall’imprenditore, che bolla l’incontro come “una perdita di tempo”. A corredo degli articoli, i giornali hanno posto la foto del sindaco di San Nicola La Strada.

LA REAZIONE – “In riferimento alle notizie apparse su organi di stampa cartacei e telematici, secondo i quali sia il nome che la foto del sottoscritto appaiono immediatamente collegati all’inchiesta penale nei confronti di varie persone tra cui l’imprenditore Angelo Grillo – ha scritto Delli Paoli in un ampio comunicato diffuso dai giornali – si precisa che la mia persona è comparsa nell’inchiesta in quanto è stato “intercettato” un incontro che ebbe col detto Grillo, ma che dalla detta intercettazione la magistratura inquirente non ha enucleato alcuna ipotesi di reato”.

Il sindaco, nel comunicato, invita i giornali a sottolineare la sua “totale estraneità alla vicenda”, e ad evitare di associare il suo nome e la sua foto ad articoli contenti parole come ”camorra, sesso e appalti”. Chiarisce inoltre di essere pronto a querelare i giornali.

L’INCHIESTA – Da quanto emerge dalle indagini della DDA, Grillo avrebbe intrattenuto rapporti con alcuni funzionari e un assessore del Comune di Santa Maria a Vico, premiandoli con favori (tra cui il pagamento di una escort). L’indagine ha portato lo scorso 9 aprile a procedimenti di custodia cautelare per nove persone, per reati che vanno dalla corruzione all’abuso d’ufficio e allo sfruttamento della prostituzione, aggravati dal metodo mafioso. Grillo, già in carcere dal novembre scorso per un’altra inchiesta, è accusato in questo caso di corruzione, turbativa d’asta, e falso: per gli inquirenti, sarebbe il promotore di un vero e proprio “sistema” illecito per accaparrarsi lavori e appalti milionari.

AF

Da ossigenoinformazione.it

Pasquale Delli Paoli non ha gradito che la stampa locale raccontasse il suo incontro con Angelo Grillo, imprenditore accusato di corruzione

Il sindaco di San Nicola La Strada, Pasquale Delli Paoli, ha dato mandato al suo legale per querelare vari quotidiani e giornali della provincia di Caserta, tra cui la Gazzetta di Caserta, Noi Caserta e Casertace, per alcuni articoli pubblicati lo scorso 9 aprile. Il sindaco non ha gradito l’accostamento del suo nome a un’indagine della Direzione distrettuale Antimafia sugli affari illeciti di un imprenditore: “Devo difendere il mio buon nome. Come ha stabilito la Corte di Cassazione – dice il sindaco a Ossigeno – anche l’accostamento improprio tra una foto, in questo caso la mia, e un titolo, possono essere oggetto di querela”.

Non è sufficiente per Delli Paoli che i giornali abbiano dato spazio, due giorni dopo, a un suo comunicato in cui chiariva di essere estraneo all’inchiesta della Direzione distrettuale Antimafia, che ha svelato le attività illecite dell’imprenditore Angelo Grillo nel campo della raccolta dei rifiuti.

Nel resoconto dei giornali, si parla di una cena che Grillo avrebbe offerto a Delli Paoli, per sondare la sua disponibilità a favorirlo negli appalti del comune casertano. Dalle intercettazioni della Dda riportate dai giornali, emerge che la cena non avrebbe sortito i risultati sperati dall’imprenditore, che bolla l’incontro come “una perdita di tempo”. A corredo degli articoli, i giornali hanno posto la foto del sindaco di San Nicola La Strada.

LA REAZIONE – “In riferimento alle notizie apparse su organi di stampa cartacei e telematici, secondo i quali sia il nome che la foto del sottoscritto appaiono immediatamente collegati all’inchiesta penale nei confronti di varie persone tra cui l’imprenditore Angelo Grillo – ha scritto Delli Paoli in un ampio comunicato diffuso dai giornali – si precisa che la mia persona è comparsa nell’inchiesta in quanto è stato “intercettato” un incontro che ebbe col detto Grillo, ma che dalla detta intercettazione la magistratura inquirente non ha enucleato alcuna ipotesi di reato”.

Il sindaco, nel comunicato, invita i giornali a sottolineare la sua “totale estraneità alla vicenda”, e ad evitare di associare il suo nome e la sua foto ad articoli contenti parole come ”camorra, sesso e appalti”. Chiarisce inoltre di essere pronto a querelare i giornali.

L’INCHIESTA – Da quanto emerge dalle indagini della DDA, Grillo avrebbe intrattenuto rapporti con alcuni funzionari e un assessore del Comune di Santa Maria a Vico, premiandoli con favori (tra cui il pagamento di una escort). L’indagine ha portato lo scorso 9 aprile a procedimenti di custodia cautelare per nove persone, per reati che vanno dalla corruzione all’abuso d’ufficio e allo sfruttamento della prostituzione, aggravati dal metodo mafioso. Grillo, già in carcere dal novembre scorso per un’altra inchiesta, è accusato in questo caso di corruzione, turbativa d’asta, e falso: per gli inquirenti, sarebbe il promotore di un vero e proprio “sistema” illecito per accaparrarsi lavori e appalti milionari.

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