La decadenza delle larghe intese (I Tg di martedì 26 novembre)

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“E’ solo l’inizio”, tuona Berlusconi dagli studi mattutini di Studio Aperto, alludendo alla manifestazione di domani contro la “decadenza”  che vedrà protestare  sotto Palazzo Grazioli i fan della neonata Forza Italia: secondo titolo per tutti, in stretto collegamento con il primo, dedicato alla fine delle grandi intese. Anche la fiducia al Senato sulla legge di stabilità deve “stressare” la tempistica delle votazioni per non lasciare il campo allo slittamento della decadenza. Fiducia, sfiducia, maggioranza, opposizione e decadenza sono opzioni concatenate, checché ne dicano Romani e Brunetta, presentissimi nei Tg con il gaudium magnum dell’annuncio della fine della strana maggioranza. I Tg Mediaset fanno da coro greco al Berlusconi-pensiero, sul palcoscenico predisposto al mattino da Belpietro e a pranzo da Giovanni Toti, direttore di Studio Aperto e Tg4  in procinto , forse, di passare direttamente alla comunicazione della nuova Forza Italia; come dire, dalla filiera corta alla filiera cortissima,  sempre nel ramo merceologico dell’indipendenza dell’informazione. Tg1 e TgLa7 riportano le contestazioni di Alfano alla decisione di Forza Italia; quelli Mediaset, chissà perché, se ne dimenticano. Qualcosa deve aver funzionato poco e male nella catena di comando a Cologno Monzese, visto che sia Tg4 che Tg5 si fanno sfuggire che Ghedini e Coppi, smussando le certezze granitiche del Cavaliere, hanno parlato di una “ipotesi” di richiesta della revisione del processo Mediaset da valutare, con necessaria calma, nei prossimi mesi; è Tg3 a sottilinearlo, di contro alle affermazione perentorie di ieri in conferenza stampa. TgLa7 segnala anche che l’Avvocato Coppi ha decisamente  smentito i rischi di arresto per il Berlusconi “decaduto”, ipotesi che secondo i giornali di famiglia sarebbe stata avanzata con terrore dallo stesso Cavaliere …

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