Addio Monti sorgenti…

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…ma anche “scendeva dalla soglia di uno di quegli usci…” riferito alla manzoniana donna che porta la figlia morta di peste al monatto in attesa. Così appare oggi la figura del Mario Monti. La metafora manzoniana iniziò alla fine del 2011. Egli, infatti, ci presentò “promesse spese” degne del buon finale manzoniano libero dai Rodrigo e Bravi, Abbondio, Innominati, Azzeccagarbugli e capponi, lazzaretti e via così andare…Ci riuscì!Molto semplicemente: se non ci fosse stato lui, che fine avrebbe fatto il nostro Paese?!

Ma, allora, perché scegliere di mettere (la sua) testa a partito? Ma non solo: perché definire “scelta civica” il metterla insieme a teste che da sempre “civiche” lo sono state mai?
Molto semplicemente: se non ci fosse stato il Monti partito che fine avrebbero fatto Casini&C. post 2011? Qualunque, magari dignitosa. Senz’altro mai avrebbero potuto ottenere (ancora!) un principio che, allo stato dei fatti, appare addirittura peso potenziale per mantenere in parlamento l’esistenza di delinquente e da qui perciò discrete possibilità per prossima legislatura.
Oggi, di conseguenza, pare bastino solo circa 30 (voti o denari da mo’ pari sono) perché il pregiudicato non decada.

E dire che per mantenere il suo governo, caro Monti, solo in esodati ne abbiamo sacrificati oltre 300mila. Quanto ai decaduti si parla addirittura di milioni!


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