Giornalismo sotto attacco in Italia

Anche con i paywall il fatturato dei quotidiani Usa continuerà a diminuire fino al 2017

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Nonostante la prospettiva di nuovi introiti dai lettori paganti, anche grazie all’ introduzione dei paywall, il reddito totale dei quotidiani Usa continuerà a scendere almeno fin o al 2017: lo sostiene il Rapporto annuale – Global Entertainment and Media Outlook – della PricewaterhouseCoopers.

Secondo quanto riporta Adage,  i ricavi globali del settore dovrebbero scendere a un tasso annuo del 2,9% fra il 2013 e il 2017 visto che, mentre la diffusione complessiva crescerà, gli investimenti pubblicitari dovrebbero calare del 4,2% all’ anno.

“Ci sono alcuni segnali molto positivi sulla capacità di ripresa del settore, ma molta parte delle entrate perdute non potranno tornare”, dice Greg Boyer, amministratore delegato della sezione entertainment, media & communications della PricewaterhouseCoopers.

Uno dei segnali è l’ aumento di lettori on-line. I siti dei giornali hanno attirato più di 100 milioni di visitatori unici nel 2012, secondo la Newspaper Association of America, registrando anche un aumento del 7% dei visitatori unici di età compresa tra 21 e 34 anni. Per la pubblicità digitale è prevista quindi una crescita annua del 9,7% tra il 2013 e il 2017, ma – dice il rapporto – i guadagni non saranno sufficienti a compensare il calo del 7,8% delle inserzioni su carta.

Le entrate dei giornali dal campo della pubblicità online dovrebbe salire a 5,5 miliardi di dollari, rispetto ai 12,8 miliardi dollari dalla carta.

I ricavi dalla diffusione dovrebbero diminuire lievemente, ad un tasso annuo di solo lo 0,2% tra il 2013 e il 2017, confortati da un aumento del 29,8% dei ricavi grazie all’introduzione dei paywall. Continuerà invece la diminuzione dei ricavi dalle vendite delle edizioni su carta, ma a un ritmo più lento, scendendo dell’ 1,8% annuo nel corso dei prossimi quattro anni. La maggior parte delle entrate della diffusione – 9 miliardi di dollari – viene dalla stampa, con un altro miliardo di dollari derivanti dagli abbonamenti digitali.

Il cambiamento nel paesaggio dell’ industria dei giornali sta accrescendo il peso dei ricavi dalla diffusione all’ interno della torta complessiva delle entrate. “Siccome i ricavi pubblicitari scendono, questo spostamento verso una maggiore quota di entrate dalla diffusione è imperativo”, dice il rapporto. “Proteggere in futuro la fedeltà dei lettori ed evitare sconti eccessivi sugli abbonamenti è una priorità sempre più evidente”.

E tenendo conto che uno dei problemi strutturali del settore dei quotidiani Usa è sempre stata la sua dipendenza dalla pubblicità, piuttosto che dalle vendite, quello attuale è un vero e proprio terremoto”, dice il rapporto.

Qualche dato (da Paidcontent):

  • Globalmente i media digitali rappresenteranno il 37% per cento dei ricavi pubblicitari per il 2017, rispetto al 26% del 2012.
  • La pubblicità su Internet sarà il segmento in più rapida evoluzione, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 13,1%
  • I videogiochi cresceranno del 6,5% e la pubblicità televisiva del 5,3%.
  • I segmenti tradizionalmente legati alla stampa – quotidiani, riviste e libri – cresceranno a un tasso di meno di un punto percentuale
  • Entro il 2017, gli acquisti fisici rappresenteranno solo il 53% della spesa dei consumatori.

Da Lsdi.it

 


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