Immigrazione: Schultz (presidente Parlamento europeo), “vergogna per parole Borghezio. Domani Art.21 a Strasburgo consegna 130mila firme

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“Affermazioni vergognose”. Così alle ore 17 di oggi il presidente del Parlamento europeo Martin Schultz ha commentato in apertura della seduta odierna le dichiarazioni dell’eurodeputato Mario Borghezio nei confronti del ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge a Radio24 e ha parlato della petizione firmata da oltre 130mila cittadini”. Lo comunica Stefano Corradino, direttore di Articolo21 Stefano Corradino e autore della petizione sul sito Change.org.
“Domani, martedì 21 maggio saremo a Strasburgo per incontrare il presidente Schultz e i parlamentari europei di varie nazioni e per consegnare loro le 130mila firme accolte nella petizione sul sito Change.org. In quella sede chiederemo agli eurodeputati di dissociarsi pubblicamente dalle frasi pronunciate dal collega leghista Borghezio nei confronti del ministro italiano all’Integrazione Cecyle Kyenge”.

Numerosi gli appuntamenti previsti con i rappresentanti del parlamento europeo: alle ore 14 verrà presentata la petizione ad alcuni deputati italiani al Parlamento europeo a cominciare dagli esponenti del Pd. Successivamente l’incontro con Hannes Swoboda, Presidente Gruppo S&D (socialisti e democratici) che ha promosso l’incontro al quale sono stati invitati i capigruppo Josef Daul, Presidente Gruppo PPE (Popolari), Guy Verhofstadt, Presidente Gruppo ALDE (liberali), Daniel Cohn Bendit e Rebecca Harms, copresidenti Gruppo Verdi, Gabriele Zimmer, Presidente Gruppo GUE/NGL. A seguire incontro con i giornalisti della stampa italiana ed estera.

“L’appuntamento di Strasburgo – sottolinea Corradino – ha una valenza politica e simbolica davvero importante perché oltre a testimoniare il risultato straordinario della petizione attesta la sensibilità di numerosi esponenti del parlamento europeo, di diversi schieramenti che, prendendo pubblicamente le distanze dalle dichiarazioni razziste di Borghezio, ribadiscono la volontà di un’azione europea improntata sul multiculturalismo e sul rispetto delle differenze”.


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