Giornalismo sotto attacco in Italia

Elezioni: staff M5S chiama carabinieri contro stampa: Odg, Fnsi e Art.21: “episodio gravissimo”

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Alta tensione a piazza San Giovanni tra lo staff del Movimento 5 Stelle e la stampa italiana, alla quale e’ stato impedito di accedere allo spazio che porta al palco nonostante i cronisti fossero regolarmente accreditati. Alcuni cronisti italiani hanno tentato di far sentire la loro voce, protestando e chiedendo di poter lavorare cosi’ come i colleghi stranieri e delle testate televisive ammesse.

“L’ennesima intemerata di Grillo contro i giornalisti meriterebbe di essere fatta cadere in silenzio”. Lo dichiara in una nota il segretario Fnsi Franco Siddi. “Ma di fronte alla nuova provocazione di un personaggio istrionico e da baraccone non possiamo non rilevare una linea antidemocratica e irresponsabile che non ci tapperà la bocca. Quando si nega ai giornalisti italiani e li insulta, accettando solo quelli stranieri, rivela solo i propri nervi scoperti”. “E’ l’unico
personaggio – prosegue Siddi – che si propone leader nell’irresponsabilità più totale, non essendo candidato alle elezioni né essendo titolato a ricevere incarichi pubblici. Non vuole giornalisti italiani perché potrebbero fargli domande scomode. Questo va ricordato sempre, anche quando raccoglie intorno a sé grandi folle come risulta naturale per chi è un artista istrionico e, quindi, sempre più da baraccone”.

“La selezione della ‘razza’. Ora la fa Grillo: al palco a San Giovanni potranno accedere solo i giornalisti stranieri e quelli di Sky. Una vergogna”. Lo afferma Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti. “I giornalisti -prosegue- non hanno diritti speciali, ma doveri da onorare. Il primo, in quel contesto, e’ raccontare ai cittadini la piazza di San Giovanni e quel che vien detto. La selezione degli amici o presunti tali e’ un rito deteriore di quella politica che Grillo depreca a parole, ma pratica con le sue scelte”.

“Articolo21 – afferma il portavoce Giuseppe Giulietti – condivide le proteste dell’Ordine e dei Giornalisti e della federazione della Stampa – contro il tentativo di impedire ai cronisti italiani di fare il loro dovere e mestiere e di informare i cittadini sul comizio conclusivo tenuto dal movimento 5 stelle. E dal momento che abbiamo sempre contrastato i bavagli di qualsiasi forma e natura non esiste ragione alcuna per compiere un’eccezione. Spiace constatare che antichi vizi e pessime abitudini abbiano già trovato ospitalità anche nelle nuove case della politica”.


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