Clinton ferita in Iran?

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di Ali Izadi
Ormai l’ipotesi circola con insistenza: il segretario di stato degli Stati Uniti, signora Clinton, sarebbe rimasta ferita durante un atterraggio d’emergenza in Iran. Il mistero comincia all’inizio di dicembre; mentre stava andando in Marocco per una riunione degli ” Amici del popolo siriano ” e improvvisamente cancellò il suo viaggio. Da allora circolano tantissime voci su cosa le sia realmente accaduto. Per alcuni è stato un vero e proprio complotto iraniano, ed è un mese che il capo della diplomazia americana, (in via di sostituzione) non si vede in pubblico.

Ufficialmente le è stato diagnosticato un coagulo di sangue nel cranio, per questo il 30 dicembre è stata posta sotto sorveglianza nel Presbyterian Hospital di New York. Ma la natura e la causa di questo coagulo non sono mai stati chiariti.

I dubbi stanno crescendo perche subito dopo l’annuncio dell’impossibilità della signora Clinton di partecipare al formum marocchino i medici hanno parlato di influenza , poi hanno parlato di virus gastrico, solo il 10 dicembre, quando doveva testimoniare di fronte alla commissione del senato che indaga sugli attacchi terroristici dell ‘ 11 settembre 2011 contro il consolato americano a Bengasi , il dipartimento di stato ha annunciato che la Clinton soffriva per un coagulo di sangue al cervello.

Dunque, le voci: dicono che il problema risale alla fine di novembre, o ai primi giorni di dicembre, quando la signora Clinton avrebbe avuto un incidente aereo mentre viaggiava in segreto, doveva incontrare il presidente iraniano Mahmoud Ahmdinejad e negoziare sul programma nucleare dell’ Iran. Le stesse voci svelano che il volo della Clinton doveva atterrare a Baghdad ma per problemi tecnici sarebbe stato dirottato ad Ahvaz, capolugo del Khozestan nel sud dell’ Iran: sarebbe seguito un atterraggio di emergenza in cui diverse persone sono rimaste ferite e alcuni sarebbero addirittura morti . Questo scenario “incredibile” si intreccia però con la morte misteriosa di Job Rice, il comandante di unità navale americana in Afghanistan che per questo viaggio era responsabile della sicurezza della Clinton.

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