Stabilità per legge? No grazie…

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di Nadia Redoglia
Pirellone: arrestato assessore che comprò migliaia di voti all’ndrangheta/ sciolto per mafia il comune di Reggio Calabria (si badi per contiguità, mica “solo” per infiltrazione! A ‘sto proposito il ministro ci spiegherà perché è stato “atto sofferto”? No, perché, stante la recente deposizione dei motivi della sentenza, ancora stiamo aspettando il perché definì con “perdita dei nostri uomini migliori” gli imputati del massacro G8/Diaz)/Regione Lazio: dopo il f(F)iorito seccato, sta saltando fuori tutto il letame usato per concimarlo…E sono solo notizie d’oggi! Per garantire da decenni la loro stabilità, la parte sana del Paese vacilla pericolosamente sempre di più…

Sarà perciò che il consiglio dei ministri ha deciso di promulgare la “legge di stabilità”. Ma stabilità di che, ma soprattutto per chi? Vediamo: l’abbassamento dell’1% negli scaglioni fiscali minimi (pari a un risparmio che non arriva a 300 euro l’anno) e il contemporaneo aumento dell’1% d’Iva su tutti i prodotti di prima necessità, il che, se proprio si vorrà mangiare, vestirsi, lavarsi ecc. supererà annualmente ben  più di quel risparmio. Chi ci rimetterà maggiormente saranno perciò, ancora una volta, tutti coloro che hanno i soldi contati al centesimo per arrivare a fine mese e che quell’Iva manco se la possono detrarre, perché la loro è versata a fondo perduto.
In compenso ci marceranno i soliti noti che da sempre l’Iva la evadono. E così ci riallacciamo all’unica stabilità che il Paese, visto come sta messo, può “vantare”: non c’era manco bisogno di fare una legge!


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