Altro che codice d’onore

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Mancano pochi giorni al ventennale dell’assassinio dei giudici Falcone e Morvillo. Deve spaventare questa data, questa ricorrenza, spaventa talmente che ieri, un caldo sabato di maggio, c’è stato un attentato davanti ad una scuola a Brindisi, la scuola era intitolata alla giudice Morvillo, una scuola che rappresentava la legalità, che aveva avuto riconoscimenti proprio per la continua lotta al terrorismo, alle illegalità.

Formare nuove generazioni in un istituto così può essere pericoloso, vero?
I giovani possono anche pensare, non solo e soltanto dei senza arte nè parte con poca voglia di studiare e imparare la vita vera.
Sono dei codardi, questi mafiosi, questi associati alla criminalità di stampo mafioso, legati da un onore; da bambina sentivo parlare dei codici d’onore mafiosi, che onore c’è nell’ammazzare? Nell’impadronirsi delle vite altrui? Di minacciare, di far sentire la gente comune in continuo pericolo.
Oggi pensavo al male assoluto; Bin Laden era il male assoluto, ma lui almeno si mostrava, certo, era ben nascosto, ma si mostrava, mandava messaggi e il male aveva un volto, per le sue vittime, il male Bin Laden, aveva un nome e un volto. Questi invece si fanno forza, mettono bombe, minacciano, uccidono ma rimangono nascosti. Qualche volta la polizia li trova, in certi posti che nemmeno i maiali di mio nonno sarebbero stati volentieri.
Bello fare i gradassi e nascondersi, vero? Vigliacchi, infami. Senza alcun senso dell’onore, altro che codici d’onore. E’ morta una ragazzina, oggi tutti ne parlano, mostrano immagini, il dolore non ha piu intimità. Tutti devono vedere e devono partecipare agli strazi delle famiglie. I figli degli altri muoiono e tutti devono vedere, è doloroso anche questo, per me. E’ doloroso contestare la chiusura di eventi mondani in segno di lutto, e pure credere di essere più intelligenti perchè si deve sfidare chi, non la mafia soltanto,  prende decisioni impopolari.
E’ un brutto momento, la mafia resiste, loro resistono con i loro pizzini, con i loro rifugi latrina.on ci sono i presupposti per farli smettere, adesso se la prendono anche con i ragazzi, inermi, senza colpe, se non quella di essere il futuro di questo paese che si regge, anche, nella menzogna di criminali assassini.

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