Monti attento ai sondaggi, Bersani ai “cazzotti” degli italiani

0 0

I TG di mercoledì 28 marzo – Lo scontro ormai evidente tra Monti e il Pd è “attenuato” su Tg 1 e TG 2 dalla decisone di aprire sull’ulteriore richiamo di Napolitano nella logica  “calma e gesso”. TG 3 e TG La 7, invece, “illuminano” lo scambio a distanza tra Tokio e Lisbona, con Monti che accredita a sé  quel consenso di cui non godono i partiti, e Bersani che risponde che se non si convincono gli italiani,  i “cazzotti” ci saranno per i politici ma anche per i tecnici.  Il tema lavoro scende dalle aporie dell’articolo 18 alla concretezza della crisi. Questa sera Tg 3 sgomina tutti destinando ampio spazio alla ritrovata unità dei sindacati sulla manifestazione del 13 aprile contro le contraddizioni della riforma delle pensioni, mostrando che la drammatica vicenda degli esodati è in pratica sconosciuta per molti parlamentari,  e riprendendo le lacrime e la commozione degli operai dell’Alcoa che hanno “strappato” 9 mesi di tempo per scongiurare la chiusura dello stabilimento sardo. Infine Tg 3 propone un buon servizio sull’imprenditore strangolato dai debiti che si è dato fuoco davanti alla sede dell’Agenzia delle Entrate di Bologna (titolo per il Tg 5).

Facendo un passo indietro, vi confermiamo che la notizia della Fiom riammessa in Fiat-Marelli a Bologna per decisione del giudice, oltre a non essere stata data nei Tg di ieri sera, ha potuto contare sul silenzio assoluto anche oggi, accompagnato da poco spazio su pochissimi  quotidiani: la pubblicità (Fiat) è l’anima del commercio e anima le casse esauste delle aziende editoriali. Un problema in più per chi crede al dovere  di informare e al diritto di essere informati. Ma oltre ai poteri forti, anche qualcun altro congiura per complicare la vita e il lavoro di chi fa informazione.  Domani a Roma presso la Fnsi iniziativa di sostegno ai 9 autori de Il Casalese (edizioni Cento Autori) sui quali pende una richiesta di 1.200.000 euro di risarcimento da parte della famiglia  dell’ex sottosegretario del Governo Berlusconi Cosentino, politico rampante di Casal di Principe.  Nel commento abbiamo sentito Giuseppe Crimaldi, uno degli autori che insieme agli altri  colleghi giornalisti sta subendo questa intimidazione economica per aver  approfondito il profilo di uno dei politici più indagati dalla magistratura, ed  accusato di essere in combutta con i Casalesi.

A proposito di giustizia e criminalità organizzata, ottimo il servizio di TG La 7 sul giudice di Reggio Calabria Giancarlo Giusti arrestato oggi su ordine del magistrato Ilda Boccassini di Milano, perché annotava sulla sua agenda gli incontri e le trasferte erotiche che da 3 anni gli venivano regolarmente offerti e pagati da una potente ‘ndrina calabrese, immaginiamo in cambio di quali altri servizi. TG 5 e Studio Aperto scelgono, come notizia di giudiziaria, il processo durato 3 anni  a Taranto per il furto di un ovetto di cioccolata.

Il calcio scommesse e i probabili nuovi arresti nelle sfere alte, sono titolo per T 5,  TG la 7 e ampio servizio per il Tg 3.
Infine, l’incontro  a Cuba tra il Papa e il Leader Maximo c’è stato, come riportato  “in diretta” da  Tg1, TG La 7, TG 5 e Tg2.

Luca Fargione

Il Commento di Giuseppe Crimaldi, co-autore del libro “Il Casalese”
(Intervista di Alberto Baldazzi)

Giuseppe Crimaldi, non vi morde un po’ la coscienza? Vi siete messi addirittura in 9 a parlar male di una brava persona e anche di un’intera comunità, come quella di Casal di Principe…

“Premesso che quando si dice “casalese” si indica ormai ,come fatto giudiziariamente acquisito, il riferimento ad un’organizzazione criminale camorristica e che, ovviamente, non tutti i residenti di Casal di Principe sono farabutti e delinquenti, premesso ciò non credo che il libro “Il Casalese” rappresenti un plotone di esecuzione nei confronti dell’On. Cosentino. Il libro è volutamente suddiviso in 9 autori, ciascuno dei quali ha scritto un capitolo in riferimento ad una delle tante facce della vicenda. Non a caso io, che mi occupo di cronaca giudiziaria, ho avuto incarico di scrivere le vicende giudiziarie, che poi sono il perno di tutta la questione. C’è chi ha scritto l’ascesa politica di un leader in terra di lavoro, chi la vicenda della sua mancata elezione a governatore della regione Campania. E’ un mosaico dove ogni collega, ciascuno per la propria competenza, ha scritto la parte che ha seguito, a livello di cronaca e di fatti, di Nicola Cosentino.”

Quindi è un libro pieno di interventi documentati. Non vi siete inventati nulla.

“Su questo io credo di poterci mettere la mano sul fuoco, anche a nome dei colleghi, che, come sai, provengono da estrazioni diverse, da reparti professionali diversi e da giornali diversi. Immaginare un complotto per falsificare documenti – perché è tutto documentato il libro – mi sembra veramente risibile.”

Ciò nonostante i 9 inserti non sono piaciuti alla famiglia Cosentino. Quindi pende una “spada di Damocle” da 1 milione e 200 mila euro di richiesta di risarcimento, nonché altro che riguarda anche l’aspetto penale…

“Esatto, mi sto accorgendo che ogni giorno arriva una nuova iniziativa giudiziaria, perché ognuna delle persone citate nel libro si sente chiamata in causa per qualcosa. La faccenda però diventa sospetta nel momento in cui l’azione diventa “concentrica”. Mi pare che il plotone di esecuzione lo stia facendo qualcun altro nei confronti di questi 9 colleghi, alcuni dei quali – voglio ricordarlo e sottolinearlo – sono disoccupati. Non c’è niente di più odioso che chiedere un risarcimento così sproporzionato. Ma vuoi sapere qual è, secondo me, il lato più grave di tutta questa vicenda?”

Dimmi.

“Il fatto che gli avvocati di Giovanni Cosentino hanno negato l’evidenza quando gli abbiamo mostrato delle lettere di diffida che gli stessi studi legali, che hanno patrocinato Giovanni Cosentino nell’azione, hanno, e stanno continuando ad inviare ad alcune associazioni, onlus, a gallerie, a tutti quelli che ci stanno ospitando alla presentazione della seconda edizione del “Il Casalese”, diffidandoli dal presentare il libro, sostenendo che pende un gudizio davanti a un giudice civile – ed è il famoso giudizio che vuole il macero del libro -. Non vi sfuggirà l’intento intimidatorio di questa faccenda, perché tu non puoi diffidare chi ospita una presentazione di un libro fino a quando il giudice non si è espresso, e questo succederà il 5 aprile. Il modo, direbbe il Poeta ancor mi offende.”

Terra bruciata, insomma…

“Evangelicamente direi: tu lo hai detto.”

Dati Auditel di martedì 27 marzo 2012

Tg1 – ore 13:30 3.786.000 (22,04%)ore 20:00 5.303.000 (22,71%).
Tg2 – ore 13:00 2.599.000 (17,14%) ore 20:30 2.559.000 (9,44%).
Tg3 – ore 14:30 2.837.000 (16,64%) ore 19:00 1.998.000 (13,65%).
Tg5 – ore 13:00 3.215.000 (20,74%) ore 20:00 4.861.000 (20,22%).
Studio Aperto – ore 12:25 2.072.000 (17,32%) ore 18:30 689.000 (6,43%).
Tg4 – ore 11:30 408.000 (7,03%) ore 19:00 793.000 (5,40%).
Tg La7 – ore 13:30 884.000 (5,14%) ore 20:00 2.233.000 (9,21%)

Fonte: www.tvblog.it


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21