Licenziati ustionati ed esaustivi

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 di Nadia Redoglia

Il Fede licenziato ha aperto tutte le prime pagine. Nei giorni successivi s’è proseguito nelle seconde, nei forum, nei blog e “Blob”.  Ci avevano appena informato dell’atto (svizzero) di Fede, ma agli uomini di buona Speranza e Carità cale poco: è una vita che hanno imparato a non entrar nel merito degli atti di Fede.
Ora andrà in pensione (dopo tanti anni di soggiorno ospite in 5stelle super lusso e abitazioni da favola)?
Nella sua lunga vita lavorativa gli va riconosciuta l’esaustiva capacità d’essere riuscito a bruciare tappe (e carriere), ma di aver sempre saputo mettersi e rimettersi in gioco (d’azzardo e no). Mica da tutti, eh!
Gli è che oggi si troverebbe di fatto -a parte i suoi pingui proventi tra liquidazioni, accantonamenti, stipendi, gratifiche, interessi ecc. da lavoro subordinato (in tutto e/o in parte) e la non più medio/giovane età- alla stregua dei suoi “compagni” di sventura: licenziati dal posto di lavoro.
L’unica differenza tra lui e gli altri “compagni”  (ma pare che, pubblicamente e pure  istituzionalmente, è roba di poca o nulla rilevanza) è che una parte non indifferente dei “compagni”  (non avendo saputo/potuto bruciarsi tappe e carriere?) s’è bruciato, e prosegue a bruciarsi, la vita dando materialmente fuoco al proprio corpo…
Oh, ragazzi: non è che si possano avere tutti licenziati esaustivi…


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