O salviamo ora l’Europa, o la perdiamo per sempre

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Stiamo morendo dissanguati. Ogni frontiera che si chiude in Europa è una ferita che si apre nel progetto di un’Europa federale.Non ci fidiamo gli uni degli altri. La diffidenza paralizza azioni comuni e progetti comuni.Siamo un continente di fatto, che non vuole impegnarsi nell’ambizione, ma vivere alla giornata.

Senza la tensione verso una Patria europea, c’è solo la retrocessione negli egoismi nazionali. Quelli che inoculano conflitti economici, che possono degenerare un guerre maligne.
Non è vero che siamo immuni da guerre europee, solo perché abbiamo di meglio da fare. C’è chi fa investimenti politici importanti sull’ostilità tra popoli. E viene ripagato in consenso. Quando mancano idee per il futuro, c’è sempre un passato nazionalista da riesumare. Un pasto rancido e scaduto, ma che comunque sazia la pancia nella carestia di sicurezze.
O salviamo ora l’Europa, o la perdiamo per sempre.
E’ adesso che occorre reagire a chi la vuole ridurre a un club di nazionalisti in trasferta a Bruxelles.
Prima che sia troppo tardi.

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