Nessuno parla più di Costituzione Europea

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I programmi dei partiti per le elezioni europee non vengono illustrati. Sono sullo sfondo, buttati in qualche pagine di qualche sito, giusto per dire che “li abbiamo presentati”. Ma non se ne parla. Molto più aggressiva, invece, è la discussione sulle ricadute nella politica italiana dei risultati delle elezioni.
Con il M5S che in caso di vittoria, pensa ad assediare il Quirinale, per costringere Napolitano alle dimissioni.
Berlusconi che se arriva terzo, si rimangia  l’accordo per la legge elettorale, fatta per ballottare i primi due classificati.
E il PD, che in base ai risultati, consacrerà Renzi (se positivi) o inizierà a logorarlo (se negativi)..

Nessuno che parla di Costituzione europea.
Dopo il drammatico fallimento del primo tentativo di realizzarla, occorre riprendere il cammino. Perché è l’Europa politica, tanto sbandierata, non nasce se manca la sua Carta dei valori. Questa proposta varrebbe un intero programma e sarebbe la reazione più netta contro i nazionalismi di ritorno anti-europei.
Se non c’è una costituzione, non c’è una patria.
E le elezioni saranno solo un euro-sondaggio ad uso interno.

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