I corvi e le cornacchie (I Tg di lunedì 2 novembre)
I clamorosi arresti – una volta tanto l’abusato aggettivo ci può stare – che svelano il nuovo scandalo in Vaticano, già battezzato…
I clamorosi arresti – una volta tanto l’abusato aggettivo ci può stare – che svelano il nuovo scandalo in Vaticano, già battezzato…
Per Mediaset evidentemente le regioni italiane non sono 20, bensì 3. Questo si ricava dalle edizioni serali di Tg5, Tg4 e Studio Aperto, che parlano di un “vertice inutile” (titolo Tg4)
L’emergenza che si fa sempre più evidente e concreta, con le centinaia di profughi accampati all’interno della stazione di Milano, riesce quasi a sovrastare le letture pelose della politica politicante e dell’informazione accondiscendente. Stasera, se si esclude Tg4
Una serata di ordinaria amministrazione per l’informazione Tv, visto che non giungono novità ulteriori dall’inchiesta si Mafia Capitale, che la campagna di comunicazione dei governatori leghisti contro l’accoglienza ha mostrato per intero di avere il fiato corto
Rom e immigrati. La campagna delle regionali è finita ma l’inerzia di moto, con colonna sonora a base di slogan leghisti, continua a manifestarsi nell’informazione di serata, una parte della quale ha indossato e indossa le felpe di Salvini come se si trattasse di una linea griffata
Per i Tg Mediaset “magnifici” tra i nuovi presidenti regionali sono solo Toti e Zaia. Tg5 quanto meno “accenna” movenze corrette, citando di sfuggita anche la necessaria riflessione che Forza Italia dovrà compiere; Studio Aperto e Tg4 vanno invece “dritti alla meta”
Il modo di dire riportato nel titolo ha perso di specificità. Coniato in area trotskista per la Quarta Internazionale, e fatto proprio in Italia dai bordighisti (osteggiati da Gramsci) alla fine degli anni ’20, oggi è lo slogan base dei vari Brunetta e Salvini, con contaminazioni a Cinque Stelle
Dopo la mozione italiana del 2007 sulla moratoria per la pena di morte all’ Onu, oggi per la prima volta al Palazzo di Vetro si è risentita la voce dell’Europa, per bocca dell’italianissima Lady Pesc Federica Mogherini su un tema che interroga il mondo globalizzato…
Lunedì l’Italicum, ieri la scuola, oggi le pensioni. L’attenzione dei Tg saltella inevitabilmente tra argomenti e scenari che si rincorrono sovrapponendosi…
Le immagini devastanti e i numeri in inevitabile crescita delle vittime del terremoto con epicentro nell’area Kathmandu – stasera si parla di 6 mila morti – occupano la prima parte di tutte le edizioni di serata. Servizi spesso ed inevitabilmente in fotocopia, che rincorrono le scarse notizie sui dispersi italiani…
In attesa delle decisioni di domani al Consiglio d’Europa, buona parte delle diverse edizioni è inevitabilmente incentrata sui salvataggi di giornata e sui 10 punti di cui si vocifera
Non si scappa: il dramma e le politiche dell’immigrazione e i lunghi coltelli nel Pd assorbono buona parte delle edizioni di serata. Difficile segnalare sfumature diverse. Sul tema dei morti in mare e degli scafisti, tutti riportano i risultati delle indagini della magistratura che ci dicono…
Lo spirito dei tempi conquista un altro palcoscenico. Quasi tutti i Tg aprono sulle notizie agghiaccianti della rissa omicida a bordo di uno dei barconi che dimostrano quanto Isis
Tutte le testate, se si escludono Tg4 eTg La7, aprono sui funerali delle 3 vittime del Palazzo di Giustizia di Milano. Tg4 sceglie invece la contestazione a Draghi durante la conferenza stampa di Francoforte. Anche gli altri se ne occupano, alcuni nei titoli
Tg1 e Tg5 aprono sulle migliaia di profughi raccolti negli ultimi giorni e sulle probabili 400 vittime dell’ennesimo barcone ribaltato a largo della Libia. Scene già viste, cui si aggiungono gli spari degli scafisti che “reclamano” la restituzione dei gommoni usati